L'Associazione internazionale della stampa sportiva premia 82 giornalisti

Il vigevanese Gianni Merlo, presidente dell’Associazione Internazionale della Stampa Sportiva, e Ronaldo Luis Nazario de Lima, detto il Fenomeno, hanno animato lo scorso 29 novembre, nello “Stadio Virtuale” del Centro Stampa di Doha, in Qatar, la dodicesima edizione del premio “Journalists on the Podium”, la cerimonia che consegna l'ambito riconoscimento ai giornalisti che hanno collezionato 8 o più presenze alle fase finale della Coppa del Mondo di calcio.

Per una volta Ronaldo, icona del calcio brasiliano, abituato per anni a ricevere riconoscimenti e trofei per una carriera unica, ha cambiato ruolo rivestendone uno nuovo e inedito, premiando lui chi, per lavoro, ne ha celebrato per anni le gesta calcistiche: i giornalisti. Organizzato per la prima volta da Aips a Londra, durante le Olimpiadi Invernali del 2012, il premio ha raggiunto a Doha la dodicesima edizione. Una tradizione, insomma, volta a ribaltare il modo comune di pensare a una premiazione e a celebrare i valori dell’esperienza e della longevità nella professione. Il Virtual Stadium che ha ospitato l'evento, è una struttura futuristica, all’avanguardia, pensata per portare l’esperienza di una partita di calcio, da parte dello spettatore, a un nuovo livello di spettacolo. È questa la location che ha accolto gli 82 giornalisti premiati per l’occasione.

Sul palco, come si è detto, c'era il campione del mondo, Ronaldo, ma i protagonisti della giornata sono stati gli 82 giornalisti, provenienti da tutto il mondo a ricevere il trofeo. Primo fra tutti l'argentino Enrique Macaya Márquez che ha raggiunto la cifra record di ben 17 Mondiali seguiti in carriera (il primo in Svezia nel 1958). Poi il tedesco Hartmut Scherzer (16 Mondiali seguiti), l'uruguaiano Jorge Toto Da Silveira (15 le Coppe del Mondo coperte), fino a Jaap De Groot (Olanda, 12 Mondiali) e Mark Gleeson (Sud Africa, 9 Mondiali), membri della Giuria degli AIPS Sport Media Awards, il premio giornalistico organizzato da AIPS. Cinque i fotografi e i giornalisti provenienti dall’Italia: Paolo Nucci (Agenzia fotografica Foto Nucci), Pier Giorgio Giavelli (Best Photo Agency), Emanuela Audisio (La Repubblica), Donatella Scarnati (Rai) e Claudio Villa (Getty Images).

Il presidente della FIFA Gianni Infantino ha aperto la cerimonia digitalmente, nel pieno spirito della location, con un messaggio registrato per il pubblico, congratulandosi con tutti gli coloro che hanno coperto, trasmesso e scritto sulla Coppa del Mondo nel corso della propria carriera. «Oggi è un giorno molto speciale - ha detto -  Riconosciamo le carriere speciali e i traguardi raggiunti da ognuno di voi. Come presidente della FIFA sarò eternamente grato a tutti voi per il vostro lavoro e ringrazio il presidente Merlo per avere creato questa iniziativa».

Gianni Merlo ha sottolineato l’importanza dell’evento. «È importante ricordare il nostro lavoro e riconoscere l'impegno di tutti i nostri colleghi, per questo nel corso degli anni promuoviamo questo evento in occasione delle più importanti manifestazioni sportive - ha dichiarato il presidente dell'Aips - In ogni momento, i nostri colleghi hanno apprezzato questa iniziativa, che riconosce la vitalità della nostra professione e ne celebra anche l'indipendenza, pilastro fondamentale del nostro lavoro».

Ronaldo, è entrato in scena un po' titubante: sarebbe dovuto restare solo pochi minuti, in quello che era previsto come un normale intervento da parte di un campione, come se ne sono visti tanti in precedenza invece il Fenomeno è passato dal dover premiare un singolo giornalista (João Estevan Ramalho Neto dal Brasile) a celebrarli tutti e 82, uno per uno, concedendo selfie, abbracci e sfoggiando per ognuno dei premiati il suo sorriso, unico e inimitabile.