Sabato 24 settembre alle ore 21.00 si alza il sipario del Teatro Cagnoni per quello che è ormai diventato un tradizionale "preludio" alla Stagione ufficiale. Tocca infatti il traguardo della sua Vª edizione il "Gala della Lirica" della Fondazione di Piacenza e Vigevano che, quest'anno, presenta "Tosca". Nato nel 2007, dall'idea lungimirante dell'allora vicepresidente, fu dedicato alla sua prima edizione al trentennale della scomparsa di Maria Callas; nel 2008 ad un altro grande cantante Luciano Pavarotti, poi seguì un omaggio a quattro grandi operisti dell'800 italiano: Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi. Lo scorso anno il balzo in avanti con la prima produzione vigevanese di un'opera lirica completa di scene, costumi e orchestra, con "Cavalleria Rusticana" di Pietro Mascagni. Oggi "Tosca". Il traguardo era veramente ambizioso: riportare l'opera lirica sul palcoscenico del teatro Cagnoni, appositamente costruito dai vigevanesi proprio per questo genere di spettacolo. L'obiettivo è stato possibile raggiungerlo grazie al convinto sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano che ha creduto nell'iniziativa non solo sostenendola economicamente ma soprattutto incitando alla realizzazione. La città ha sempre risposto con entusiasmo e, ancora una volta, lo testimonia la coda che alle 15 di martedì scorso si era formata, con tanto di numero d'ordine, per accaparrarsi gli ultimi posti disponibili gratuitamente. Non c'è prova migliore dell'attaccamento all'opera lirica di una città che, per cinque anni di seguito, fa il tutto esaurito al suo teatro, sconfessando così le precedenti amministrazioni che avevano invece "messo al bando" la lirica. Con "Tosca" si omaggia quest'anno Giacomo Puccini, dopo Verdi il compositore italiano più famoso al mondo. In "Tosca" troviamo i primi fermenti di quell'impeto rivoluzionario che agitava l'Italia, mentre Napoleone combatteva - e vinceva - a Marengo. Sullo sfondo di fatti politici realmente accaduti, si dipana la storia d'amore della cantane Floria Tosca (Fernanda Costa) e del pittore Mario Cavaradossi (Fabio Valenti). Una storia tragica che vedrà la morte di tutti i tre protagonisti, vittime del forsennato desiderio sessuale del Barone Scarpia (Valentino Salvini) che abusa del suo potere per imprigionare e fare fucilare l'amante della donna che vuole possedere ad ogni costo. Regia, scene e costumi saranno anche in questa occasione a cura di Mario Mainino, presidente di "Concertodautunno".