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La Stanza della Duchessa, un'installazione, un racconto...

08 Febbraio 2012 - 11:54

La Stanza della Duchessa, un'installazione, un racconto...
Così come nell'installazione interattiva la pianella prende voce per raccontarci la sua storia, quella dei suoi possessori e di coloro che l'hanno realizzata, così attraverso il concorso si è voluto dare voce a chi voleva inventare una sua "stanza della duchessa". Un concorso che aveva soprattutto l'obiettivo di divulgare la conoscenza di questa installazione, del Museo della Calzatura che la ospita e anche della Città di Vigevano.
I risultati dimostrano che il concorso è riuscito in entrambi i suoi obiettivi.
Nei 300 racconti, arrivati da quasi ogni provincia italiana (ma non solo, infatti sono arrivati anche dalla Svizzera), infatti "La Stanza della Duchessa" si è trasformata grazie alla fantasia dei partecipanti in uno spettacolo teatrale, in un locale notturno o in una stanza magica così come la Duchessa è diventata i più svariati personaggi della nostra fantasia. Anche le scarpe si sono trasformate nei più diversi oggetti, persino in una torta e in un candelabro.
Tanti i racconti di ambientazione storica o in cui la Pianella o più in generale le scarpe parlavano in prima persona, ricalcando così la trama della "nostra" Stanza della Duchessa. Gli scrittori o meglio le scrittrici (le donne infatti sono rappresentate con un percentuale leggermente superiore a quella degli uomini) non solo si sono sbizzarriti nell'inventare storie ambientate in mondi reali o inventati, in tempi odierni o passati, ma in alcuni casi sono venuti anche a Vigevano a trovare l'ispirazione o comunque ad informarsi sulla nostra città e sul Museo della Calzatura.

"E' stata un'occasione culturale che ha permesso di accorgersi di un patrimonio interessantissimo che era qui a due passi e su cui non avevo fatto abbastanza attenzione." Silvana Baldini, Milano

"E' stato davvero un piacere partecipare al Premio "La Stanza della Duchessa" anche per il tema insolito a cui era dedicato che ha invitato la nostra fantasia ad avventurarsi in ambientazioni ed epoche a noi sconosciute, invitandoci a leggere e cercare tracce sulla vita di Beatrice d'Este e logicamente sulle sue "pianelle".» Sabrina Bordone, Genova

"Faccio i miei più sinceri complimenti al vincitore, spero di potervi venire a trovare in primavera, e mi farà piacere avere vostre notizie ed info." Rodolfo Andrei, Chianciano Terme

"La Stanza della Duchessa" si è dunque fatta conoscere da Bussoleno (TO) a Trieste, da Mezzolombardo (BG) alla punta estrema della Sicilia, Valderice (TP), percorrendo virtualmente più di 7000 km.
Infine il concorso ha dimostrato che gli italiani sono un popolo di scrittori la cui fantasia e voglia di scrivere non ha veramente età, 13 anni la nostra scrittrice più giovane per arrivare fino agli 80 di un venerando partecipante.

Questi i nomi dei vincitori del concorso, che vincono un netbook offerto da Confartigianato Imprese Lomellina e un buono da 150 euro valido presso La Feltrinelli:

- per la Sezione «scrittori in progress» : Luca Foltran classe 1980 di Lentate sul Seveso (MB). Questa la motivazione: "Il racconto dagli intensi risvolti psicologici affronta con approccio insolito il tema universale della presunta inadeguatezza dell'individuo rispetto alle sfide della quotidianità. Racchiuso tra le pareti atemporali di una scena teatrale, il protagonista offre il suo straniamento umanissimo a pubblico e lettori, costringendoli a porsi la questione emblematica del senso dell'esistere, della ragionevolezza del percorso intrapreso, dell'apparente irreversibilità delle scelte fatte. Un dramma che è probabilmente di tutti e con cui talvolta ci si abitua a coesistere: la paura di non essere all'altezza, di essere inadatti di fronte alle aspettative della società in cui viviamo, anche in presenza delle capacità e degli strumenti per affrontarle. Lo stile essenziale, quasi epigrafico, trasmette appieno la crisi interiore del protagonista, coinvolgendo emotivamente il lettore nello sforzo di affrontare il reale e combattere per guadagnare la lucidità che richiede l'andare avanti ogni giorno".

- per la Sezione «scuole» Ilaria Ceci - 1993 di Roma. Motivazione: "I toni fiabeschi di una storia tenera e delicata caratterizzano questa narrazione. Lo stile fresco e giovanile sviluppa in maniera compiuta e con tratti pittorici l'idea che contiene in sé elementi espressivi già maturi e letterariamente efficaci".

- Inoltre la giuria ha deciso di insignire con un premio speciale un altro racconto della sezione scuole scritto da Giulia Ruggiero, classe 1996 di Tromello. Motivazione: "Una storia emotivamente coinvolgente che declina i temi proposti dal concorso con una narrazione sicura. I toni crudi ben descrivono la situazione di disagio della protagonista".

I tre racconti saranno pubblicati, integralmente, sull'edizione di domani (giovedì 9 febbraio) de l'Informatore.
Ma anche gli altri partecipanti potranno avere una piccola soddisfazione. Infatti visto il successo del concorso gli organizzatori, grazie alla cooperazione di Espressioni Digitali, produrranno un e-book con la raccolta di venti racconti selezionati dalla giuria. La raccolta sarà scaricabile gratuitamente dal sito www.espressionidigitali.it
Gli organizzatori ringraziano i giurati che hanno letto tutti i racconti in brevissimo tempo: Isa Grassano, Marta Moretto, Carlo Respighi, Daniela Vecchi e Annalisa Vella.
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