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2012: Dante profeta

11 Marzo 2012 - 12:28

2012: Dante profeta
Prende il via oggi, domenica 11 marzo, la quinta edizione della rassegna dantesca "Verso la luce divina", organizzata dall'associazione culturale
Il Circolo in collaborazione con il duo Stelleranti e sostenuta, quest'anno, dalla Fondazione Banca Popolare di Vigevano. e con il patrocinio dell'assessorato alla Valorizzazione Culturale del comune di Vigevano. Nel 2012, anno che secondo alcuni "profeti di sventura" potrebbe essere l'ultimo per il nostro mondo, il trittico di letture non poteva che intitolarsi "Dante profeta e il destino dell'umanità".
«Dante stesso, che continua a soprenderci con la sua attualità, ha avuto vocazione di profeta. - spiega Bianca Garavelli - Potremmo chiederci, nel tempo che stiamo vivendo, di che natura erano, e che corso hanno avuto, le sue profezie». Ecco allora che le tre serate di quest'anno sono un breve viaggio nel profetismo di Dante espresso in alcuni passi della Commedia: l'idea della fine dei tempi era diffusa non solo vicino all'anno Mille, ma anche al tempo del sommo Poeta, soprattutto attraverso le profezie di gioacchino da Fiore, che Dante stesso dichiara "di spirito profetico dotato"
in Paradiso XII, contrastando implicitamente la condanna ecclesiastica
per eresia che il monaco aveva subito. Legata a questo clima spiritualmente teso è l'investitura profetica di Dante più famosa, ricevuta dal suo antenato Cacciaguida in Paradiso XVII, ma soprattutto la missione che gli affida Beatrice in Purgatorio XXXIII. La donna beata è molto chiara in questa circostanza: sarà il poeta, componendo il suo poema sacro, a contribuire alla salvezza dell'umanità, che deve rinnovarsi prima dell'imminente fine del mondo. Provano che questo evento è vicino i pochissimi troni ancora vuoti nella Candida Rosa dei Beati, come Beatrice stessa mostra a Dante in Paradiso XXX: ormai poche anime sono attese in Paradiso e, dato che Dio non è crudele, ciò significa che sarà ancora breve il tempo della storia, iniziata con la caduta di Lucifero e degli altri ribelli, destinati a porre in tentazione l'umanità. Caduta la cui traccia indelebile
per la Terra è nel fondo dell'imbuto infernale, da dove Dante e Virgilio,
in Inferno XXXIV, compiono il loro passaggio all'emisfero terrestre in cui sorge la montagna del Purgatorio, usando come scala proprio il corpo di Lucifero conficcato nel ghiaccio di Cocito. Come sempre, scelta e commento dei canti è a cura di Bianca Garavelli, mentre le letture sceniche sono affidate a Cinzia Bauci.
L'appuntamento è alla Chiesa di S. Maria del Popolo, alle ore 21: domenica 11 marzo con "Lucifero e la forma del mondo" Inferno XXXIV,
all'organo Pierantonio Gallesi; domenica 18 sarà la volta di "La missione
profetica di Dante" Purgatorio XXXIII, all'organo Gian Mauro Banzòla; infine domenica 25 "La fine dei tempi e il destino dell'umanità" Paradiso XXX, all'organo Maria Cecilia Faria.
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