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"Il mondo che ci circonda" nelle sculture di Vito Mele

16 Marzo 2012 - 10:22

"Il mondo che ci circonda" nelle sculture di Vito Mele
Lo Spazio Rocco Scotellaro (in via Cesarea 49 a Vigevano) invita tutti - sabato 17 marzo alle ore 17,30 - all'inaugurazione della mostra di sculture Il mondo che ci circonda del grande artista Vito Mele. Fondatore nei primi anni del 2000 del Museo a lui dedicato, nei bellissimi locali adiacenti la Basilica-Santuario di S. Maria di Leuca, che comprende 124 sculture di maestri tra i più noti in Italia e all'estero "da fine ottocento ai giorni nostri", e circa 150 opere pittoriche di maestri del 900. La mostra gode del patrocinio del Comune di Vigevano, della Provincia di Milano e della Galleria milanese Scoglio di Quarto. Vito Mele nasce a Presicce (Le) nel 1942. Durante la sua carriera lavorativa, arriva a dirigere le più importanti aziende leader mondiali nel settore artistico di medaglie, trofei e bronzi, dove conosce i migliori artisti nazionali e internazionali. Da queste frequentazioni scaturisce l'amore per il bronzo e, nel 1990, passa dalla pittura alla scultura. Artista instancabile, produce nel giro di pochi anni un numero considerevole di opere. Ispirandosi alla sua terra, il Salento, crea opere in bronzo che rappresentano la natura aggiungendo anche del sacro.
Nel 2004 cominciano le prime sculture sull'introspezione interiore della
cosmicità. In questa mostra la maggior parte delle opere contengono una sfera. Mele raccoglie nella perfezione della sfera tutta la ricchezza del nucleo originario della vita, come l'uovo unicellulare. Attraverso la materia: marmo, bronzo, pietra e ulivo, entra nel simbolismo cosmogenico classico e si allaccia a una interpretazione mistica della storia. Fa parte degli Artefici della Permanente di Milano. Il suo lavoro si svolge nel suo studio, nelle fonderie e a Carrara.
Paolo Levi, curatore della mostra, scrive: «Le sculture hanno un segno distintivo molto raro, quel verismo tipico di chi può vantare molte vite e molte esperienze. Quello che colpisce è la sensazione di duttilità con cui riesce a lavorare il bronzo. Le forme, sempre complesse e ricche di particolari, sembrano quasi in movimento, come se si trovassero nel loro ambiente naturale».
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