Dici Kuadra e a Vigevano, all'interno della numerosa scena attenta ai live, alla musica, dici qualcosa. D'altronde il quintetto ducale è attivo sulle scene ormai da parecchi anni (il gruppo originale si è formato nel 2005) e da altrettanto tempo ha deciso
Per capire a fondo la mentalità dei nostri eroi, intendendo questa volta i Kuadra stessi e non il loro prossimo singolo, non c'è niente di meglio che fare due chiacchiere con loro. Se infatti dal punto di vista musicale le influenze e le dichiarazioni d'intenti sono state chiare fin da subito, anche se una componente nuova e peculiare è comunque riscontrabile, è interessante puntare la lente d'ingrandimento su una mentalità davvero difficile da imitare. Ce ne parla più nel dettaglio il cantante Yuri La Cava: «È vero, le difficoltà nel proporre musica originale oggi come oggi sono molte, più degli scorsi decenni. Ora una band deve occuparsi di tutto. Composizione, registrazione, stampa dei dischi, booking, grafiche per gli eventi, promozione. Ognuno dei componenti ha il suo ruolo, come soci di una piccola impresa. Purtroppo la retribuzione per tutto questi sforzi è pari a zero, è un investimento a lunghissimo termine. Solo pochi riescono ad arrivare al punto di collaborare con strutture esterne che credono nel progetto». Difficoltà però che non sono in grado di scalfire l'enorme entusiasmo dei Kuadra, alle prese con la composizione di brani che, con ogni probabilità, finiranno nel prossimo album. «Per la produzione del prossimo disco ci affideremo ad un direttore artistico - ci spiega ancora Yuri - arrivati a questo punto crediamo sia una figura fondamentale per crescere. In sala prove stiamo sperimentando diverse cose. Ci sarà molta più elettronica, di questo siamo sicuri. Speriamo vivamente di riuscire a realizzare un lavoro al meglio delle nostre possibilità. Collaborare poi con un'agenzia di booking per un tour promozionale e suonare il più possibile, in tutta Italia ». Sogni legittimi per una band che ha ormai 7 anni di storia. «I Kuadra nascono alla fine del 2005 un po' per caso. Il nostro ex batterista mi chiese di andare a fare una prova con lui, Kim (bassista) e Zavo (chitarrista) perchè cercavano un cantante. Da allora abbiamo cominciato a provare tutte le settimane senza sosta. Si sono aggiunti Dome alla chitarra, Dj Krab all'elettronica e infine Van alla batteria. Le influenze sono diverse: c'è chi ascolta più rap, chi più musica elettronica, chi più metal, per questo il nostro progetto tende ad incanalare tutti questi generi in un unico stile, ci stiamo impegnando per personalizzarlo sempre di più. Dal vivo, riscontriamo sempre una certa sorpresa e questo ci fa pensare che, nonostante ci ispiriamo ad un genere già sentito, riusciamo a contaminarlo con elementi nuovi, freschi. Ci sono ancora gli appassionati del crossover anni ‘90, ma non sono solo loro il nostro target». Alessandro Carnevale
