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"Ave Maria per una gattamorta"

Venerdì 11 maggio Mimmo Sorrentino porta in scena al teatro Cagnoni (inizio ore 21) l'atteso "Ave Maria per una gattamorta", spettacolo prodotto dal Crt in collaborazione con la cooperativa Teatroincontro. A recitarlo Claudia Santrolli, Jacopo Valentinii,

08 Maggio 2012 - 18:20

"Ave Maria per una gattamorta"
Una storia di ordinaria violenza espressa col linguaggio povero e ossessivo degli sms e dei videofonini: Mimmo Sorrentino trasforma in una pagina di scarna cronaca teatrale, senza redenzione, una preziosa consuetudine di lavoro coi giovani e coi diseredati di ogni paese.
«"Ave Maria per una gattamorta" è un crudo, disperante spaccato di un mondo giovanile immerso in un banale quotidiano squallore, ragazzi di periferia con problemi ordinari, la scuola che va male, i genitori assenti, il desiderio di apparire per dire "ci sono anch' io". Ragazzi figli della nostra società, risultato di una colpevole sottocultura. Ragazzi che comunicano con un linguaggio povero, volgare, rattrappito come l'orizzonte culturale e morale in cui sono immersi dove i sentimenti scadono in un omologato, misero sentimentalismo, dove il corpo è merce, mezzo per raggiungere il fine, ogni fine ma principalmente quello della «celebrità» televisiva come riscatto, affermazione di sé. Una panchina, un muro tappezzato da manifesti pubblicitari strappati e sei ragazzi cinici e soli che decidono di aprire un sito internet mettendo in rete video porno autoprodotti e registrati con i cellulari, per far parlare di sé, per accorciare una ipotetica strada verso la "notorietà". Ma l'impresa finisce male, a farne le spese sarà la più spavalda della banda e insieme la più fragile. Uno spettacolo recitato con estrema naturalezza, naturalezza che ancor di più inquieta e fa sentire la disarmante verità senza giudizi di questa sconvolgente pièce da vedere»: così Magda Poli, sulle pagine del Corriere della Sera.

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