Sarà "Il nipote di Rameau", classico satirico di Denis Diderot, a proseguire questa sera, giovedì, la rassegna Altri Percorsi del Cagnoni. Appuntamento alle 21 (biglietti da 7,50 a 14 euro) con un adattamento di Edoardo Erba e Silvio Orlando, con quest'ul
Andrà in scena la parabola grottesca di un musicista fallito, nella cui imbarazzante assenza di prospettive edificanti riesce in maniera paradossale a ribaltare la visione del bene e del male, del genio e della mediocrità, della natura umana e della possibilità di redimerla. Rameau si è offerto attraverso i secoli - è la presentazione dello spettacolo - «come un nitido archetipo di libero servo, innocua foglia di fico per padroni a tolleranza variabile. Scorgiamo dietro la sua perversità le paure del filosofo di perdere se stesso e i propri riferimenti etici nell'affrontare un primo embrione di libero mercato delle idee che intuiva stesse nascendo in quel turbolento e fervido scorcio di secolo». La prossima settimana, più precisamente martedì e mercoledì (ore 20.45) appuntamento, invece, con la stagione di prosa e con "Itis Galileo" di Francesco Niccolini e Marco Paolini. Sul palco proprio Paolini, che darà vita a una sorta di dialogo che intende coinvolgere nel ragionare e non solo nel raccontare. Il lavoro è incentrato sulla figura di Galileo: «Il padre della scienza moderna appare agli occhi dei contemporanei come un grande divulgatore dei propri studi, ma soprattutto come una mente che rimane aperta al dubbio fino alla fine, fino alla vecchiaia. Quando si parla di lui si pensa sempre a un anziano venerando. Sarà una questione di iconografia, ma forse è anche perché si capisce che lo scienziato non si mette mai in pensione con la testa». Biglietti da 10 a 26 euro, informazioni direttamente in teatro (tel. 0381-82242).