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Le curiose Beatrici di Benni

La stagione del teatro Cagnoni prosegue questo sabato con il terzo e ultimo appuntamento della rassegna "Altri percors", cioè "Le Beatrici", spettacolo da cui è nato l'omonimo testo del bolognese Stefano Benni, che ne ha curato la regia in collaborazione

08 Marzo 2013 - 18:38

Le curiose Beatrici di Benni
Nel circo della fantasia il travestimento è d'obbligo, soprattutto se si vuole raccontare la figura della donna attraverso l'acuta penna di Stefano Benni. I cliché femminili vengono smontati dando vita a donne che lottano per affermare la propria personalità, scoprendo la propria natura più profonda, anche se a tratti goffa o addirittura mostruosa e anche se ciò comporta essere sole o controcorrente: troviamo una suora assatanata, una donna in attesa, una manager spietata, una mocciosa esibizionista, una Beatrice per nulla angelicata, una Licantropa romantica. «Racconto le donne perché mi mettono in crisi, anche sulla scena», e proprio da queste sue parole Stefano Benni immagina lo spettacolo e ne fa un'analisi della profonda curiosità che il mondo femminile stimola nell'uomo. Un modo di fare teatro graffiante e diretto, che invita a sorridere ma soprattutto a riflettere sulla complessità della figura femminile, rompendo gli schemi dell'immaginario comune. Infatti nel rifrangersi degli specchi non si capisce più chi sogna e chi è sognato: domina l'ambiguità, percorsa da fremiti di tragicommedia e da pennellate di sapiente ironia. La rappresentazione è in programma sabato alle ore 21, il costo dei biglietti va dai 7,50 euro del loggione ai 14 del posto unico intero.
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