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15 Marzo 2016 - 12:21
È certa al contrario la data della morte, avvenuta il 28 luglio 1750. Dopo diatribe durate decenni, per convenzione internazionale si è deciso infine di celebrare al 21 di Marzo la giornata bachiana mondiale. In questo giorno vengono infatti organizzati in tutto il mondo concerti, incontri, conferenze, lezioni, per ricordare la vita e la sterminata opera musicale del sommo compositore tedesco. Anche a Vigevano, grazie all'associazione Carlo Natale e Carlo Vella assieme al Rotary Club Vigevano-Mortara, e in collaborazione con il Comitato “Cantica Organi”, avremo la possibilità pure quest'anno di ascoltare un piccolo stralcio del genio musicale bachiano.
Lunedì sera a partire dalle ore 21, presso la chiesa di S. Pietro Martire, saranno il Maestro Fabio Re, Gian Mauro Banzòla, ed Enrico Fossati, con la partecipazione degli allievi del corso di Canto Corale dell'Università per il Tempo Libero e la Terza Età "Luisa Rossi" di Vigevano, a rendere omaggio a Bach, accompagnando il nostro ascolto con le sonorità del monumentale organo Serassi-Lingiardi-Krengli (1818-1867-1927), il più grande della città con le sue ben 2500 canne. Tra i brani proposti ci saranno i celebri corali per organo "Bist du bei mir" e "Christ lag in todesbanden", nonché il monumentale preludio e tripla fuga in mi bemolle maggiore BWV 552, e tanti altri brani; i pezzi cantati saranno il "corale dalla cantata 147 (in lingua originale)", "se tu m'accogli", il famosissimo "o capo insanguinato" tratto dalla "passione secondo Matteo", e l'aria "Es ist ein' Ros' entsprungen" (anche questa in lingua originale), antico corale luterano rimusicato nel corso dei secoli da vari autori, tra cui Bach.
Altro protagonista principale, sarà ovviamente l'organo a canne, strumento amatissimo dal compositore tedesco. Quello di S. Pietro Martire è di grandi dimensioni, e ben si addice alla chiesa dove riposa il Santo Protettore. Realizzato dai Serassi di Bergamo nel 1818 e poi successivamente ampliato e modificato dai Lingiardi di Pavia e dai Krengli di Novara, permette, con le sue due tastiere, pedaliera ampia, e una ricca tavolozza timbrica, l'esecuzione di un repertorio molto vasto, dalla musica barocca, a quella romantica e contemporanea. Nel 2014 è stato oggetto di un importante lavoro di manutenzione straordinaria ad opera di Alessandro Venchi di Pavia, che ha riportato l'organo ad una più ottimale efficienza. Per chi lo desiderasse, al termine della serata sarà possibile vedere lo strumento da vicino usufruendo di una breve visita guidata.
L'opera di Bach, che seppe con la sua severità e allo stesso tempo genialità travalicare i tempi, creando uno stile immortale e attuale divenuto poi oggetto di studio obbligatorio in tutti i conservatori del mondo, ben si addice a questo strumento cittadino, dove potrà essere interpretata al meglio. Un occasione dunque, quella di Lunedì, non solo per addentrarci in modo più profondo nelle celebrazioni della settimana santa attraverso la musica, ma anche per godere di due tesori: il genio bachiano, e il monumentale organo "del Beato".
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