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Albinati si racconta: dal Premio Strega alla nuova novella "Un adulterio"

15 Ottobre 2017 - 16:27

Edoardo Albinati, Premio Strega 2016, ieri pomeriggio (sabato) ha illustrato al pubblico della Rassegna Letteraria di Vigevano la lunga genesi de "La scuola Cattolica", un libro poderoso - e generoso - che ha come epicentro il 1975, anno che «segna un punto di svolta nel passato prossimo del nostro Paese». La morte di Piepaolo Pasolini e soprattutto il massacro del Circeo avvengono in un anno di grande cambiamento per la borghesia e la famiglia italiana. «Il delitto del Circeo è lo spunto, anzi quel libro non l'avrei scritto se trent'anni dopo non ci fosse stato un altro delitto sempre ad opera di Izzo». Albinati è stato compagno di scuola, all'istituto San Leone Magno a Roma, dei tre protagonisti del massacro: Angelo Izzo, Gianni Guido e Andrea Ghira. La stesura di "La scuola cattolica" ha richiesto nove anni: «Nove anni per chiedermi: come faccio a venire a capo di un male che mi appartiene? Raccontando la famiglia, la scuola e il fatto che in un certo momento siano stati compresenti un'Italia ipertradizionale ed una ipersperimentale; morali repressive e morali trasgressive, talvolta nella stessa famiglia. Un puzzle esistenziale, morale, religioso e politico tutto molto estremizzato e tutto, nella mia esperienza, aveva al suo centro questo drammatico delitto».
Di tutt'altro genere, il nuovo libro "Un adulterio", una novella breve (128 pagine, contro le 1300 de "La scuola cattolica") nella quale Albinati tratta il tema della passione. «Sentivo il bisogno di scrivere una storia d'amore, di una bruciante passione, che si consuma in un breve arco di tempo».

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