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27 Ottobre 2017 - 12:30
Arriva la schiscia: una focaccina fritta con sugo e formaggio, di cui pochissimi sanno le dosi esatte della ricetta ma che, per la ventinovesima volta, ingolosirà cassolesi e forestieri. La “Festa d’autunno”, o meglio la “Schisciafarniscula”, coinvolgerà tutta la giornata di domenica 29 ottobre, in piazza Campari a Cassolnovo e si snoderà tra gare di torte, artigianato, banchetti di hobbistica e tanti piatti della tradizione, che apriranno (una volta per tutte) la stagione autunnale. La festa è a cura dell’associazione Callerio. Quello dei piatti tipici proposti non è soltanto un elenco, ma una dichiarazione d’intenti: la “rustida” (spezzatino di maiale cotto nel vino), il cinghiale, la polenta coi funghi chiodini – anzi, coi ciudarò – e i gratòn d’oca, sanguinacci, salamelle, stufato d’asino, scigùl... Tutte specialità distribuite a partire dalle dieci del mattino, anche da asporto. Il programma vero e proprio inizierà proprio al mattino col concorso di “Nonna Papera”, presente fin dalla prima edizione della festa. Ogni mamma, nonna e bisnonna che ami dilettarsi nelle torte casalinghe può presentare il suo dolce in piazza e aspettare il verdetto. Quale sarà la torta più gustosa? Nel pomeriggio, alle 14,30, come ogni anno ci sarà lapremiazione dei campionati sociali di pesca alla trota, a cura della Società Pescatori Dilettanti Cassolesi. Un’ora dopo sarà la volta della “schisciombola”, la tombolata con “premi superlativi”. Durante il corso della giornata, mentre si digerisce la schiscia, si potrà passeggiare tra le bancarelle di artigianato dalla Valsesia e di materiale per collezionisti. Per i più piccoli, vista la vicinanza di Halloween, non mancheranno i laboratori artistici e creativi. Chi si recasse allo stand dell’associazione Callerio potrà acquistare il calendario 2018 contribuirà alla raccolta fondi per il restauro della “chiesa Nonna”, il nome affettuoso con cui i cassolesi chiamano la chiesa di San Giorgio. «Proprio per questo – aggiunge il diacono Alberto Ascani – sarà importante esserci. Tutto il denaro in più, tolte le spese, ci consentirà di proseguire questa opera di miglioria». Il primo novembre, in via Lavatelli e davanti al cimitero, la festa si prolungherà e si potranno gustare le castagne ripiene.
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