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“Ominiteismo e Demopraxia”: ecco il manifesto di Pistoletto

13 Dicembre 2017 - 10:52

Non capita spesso di poter conoscere qualcuno che si è studiato sui libri di storia dell’arte delle superiori. Accadrà mercoledì, quando Michelangelo Pistoletto incontrerà Vigevano. Il maestro dell’arte povera, questa sera (mercoledì 13 dicembre) presso la Cavallerizza del Castello, dalle ore 21 alle 24, presenterà la sua ultima pubblicazione letteraria dal titolo “Ominiteismo e Demopraxia” (Chiarelettere Editore), un manifesto «per la rigenerazione della società». Durante l’evento sarà anche presentato “Il terzo paradiso”. L’installazione artistica, a cura di Oronzo Russo, ricostruisce il simbolo del “Terzo paradiso”, creato proprio da Pistoletto. Due cerchi contigui, che rivisitano il simbolo matematico dell’infinito e fondono “il primo paradiso”, quello dove gli umani erano integrati nella natura e il secondo, artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana. «“Ominiteismo e Demopraxia” – ha confidato lo stesso Pistoletto – è il mio ultimo manifesto. La convinzione che cerco di esprimere è che la democrazia non possa coesistere coi dogmi monoteistici. Per dimostrarlo intendo avvalermi dell’arte». Secondo il Maestro è stata proprio l’arte a dare origine a tutti i sistemi che nel tempo hanno organizzato le società umane: la prima opera è proprio l’impronta di una mano sulla parete di una caverna. Ma “Ominiteismo e Demopraxia” è anche un manifesto politico, un manuale per una
trasformazione responsabile della società e per una sua rigenerazione. Una guida necessaria all’equilibrio della convivenza civile, dove ognuno esercitando la “Demopraxia”, dalle piccole occupazioni del quotidiano saprà estenderla alle grandi relazioni sociopolitiche della vita comune. Nella “Demopraxia” non ci sono più i partiti, ma organizzazioni innovative, le “Ambasciate”, che coordinano i “forum” e i “cantieri”.
Tra gli obiettivi sono compresi anche i 17 dello Sviluppo sostenibile dell’Onu, collegati all’opera del Maestro. Sulle diciassette sedie che comporranno il simbolo (una per ogni obiettivo) del “Terzo paradiso” poseranno, a rotazione, artisti, intellettuali e rappresentanti delle istituzioni. L’evento è organizzato dalle associazioni culturali “Arte il Faro” e “SpazioB” ed è a cura di Fortunato D’Amico.

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