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26 Gennaio 2018 - 10:03
L’espressività dell’arte come unica medicina alla quotidianità terribile dei campi di sterminio. Anche gli alunni (e gli ex alunni) del liceo Cairoli, col sostegno della Fondazione Piacenza e Vigevano, lasceranno una traccia in città con “Arbeit Macht Frei Art”. L’esposizione, nella strada sotterranea del Castello di,Vigevano, inaugurerà sabato 27 gennaio alle ore 10. Mostrerà circa 50 disegni realizzati da alcuni internati nei lager, come Charlotte Salomon e Felix Nussbaum (morti ad Auschwitz), David Olère, Edith Birkin. Ventiquattro di queste riproduzioni, i cui originali sono custoditi nei musei di tutto il mondo, sono opera dei piccoli rinchiusi a Terezín, il “lager dei bambini”. E degli intellettuali. Questo “campo-modello” presso Praga, usato come copertura per le visite della Croce Rossa, fu in realtà un mattatoio dal quale però uscirono tante opere d’arte disperate, anche di pregevole fattura. Saranno proprio i ragazzi della 5ª B del liceo Classico, grazie alla cura del docente arte Enrico Labonia, a mostrare e a spiegare ai visitatori, come “ciceroni della memoria”, la storia e il contesto dei disegni e il percorso della loro ricerca. «La mostra vuole far pensare - spiegano dall’associazione “Ex allievi del Cairoli” - e vuole che i partecipanti escano col cuore gonfio di pena. Ma con un imperativo: “mai più!”». Sarà aperta fino all’11 febbraio, dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19. Sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.
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