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22 Febbraio 2018 - 11:34
Saranno detenute, ma significa pochissimo. Le cinque donne co-protagoniste di “Dammi solo un minuto”, in scena al teatro Cagnoni di Vigevano domani sera (venerdì 23 febbraio) con inizio alle ore 21, sono soprattutto attrici eccezionali. «Altrimenti – osserva il regista dello spettacolo, Mimmo Sorrentino – come mai il successo di pubblico è sempre così alto? Inoltre sono le uniche donne in carcere, in Italia, ad insegnare il teatro a studenti universitari. Per loro il palcoscenico è una necessità, mentre la tecnica recitativa è altissima».
Lo spettacolo è il risultato di un laboratorio che lo scorso anno quattro detenute hanno condotto per gli studenti della scuola milanese “Paolo Grassi”. A portare in scena lo spettacolo al Cagnoni non saranno però gli studenti della Grassi, ma giovanissimi attori vigevanesi che frequentano la cooperativa Teatroincontro. Sono Luca Cavalieri, Gabriele Chiappa, Leo Gloriati, Luisa Ignaccolo, Roberta Mariani, Sara Paternicò, Sara Pavlan e Ennio Sorrentino, anche autore dei disegni scenici. “Dammi solo un minuto”, un titolo che si ispira all’incipit della canzone dei Pooh,
racconta per lo più episodi d’amori adolescenziali. Storie di iniziazioni. Uno spettacolo indicato non solo per i giovani, ma soprattutto per chi esercita un ruolo educativo come genitori e docenti. Proprio ieri, mercoledì 21 febbraio, Sorrentino e il direttore del carcere di Vigevano, Davide Pisapia, erano al Palazzo di Giustizia a Roma per una conferenza stampa congiunta del Ministro della Giustizia e dei Beni Culturali. Entrambi hanno concesso il patrocinio al progetto “Educarsi alla libertà”, che la cooperativa Teatroincontro ormai da tre anni realizza nella casa di reclusione dei Piccolini.
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