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“Tempo di Chet”: la versione di Baker di Paolo Fresu

01 Dicembre 2018 - 14:20

Primo appuntamento della rassegna Altri Percorsi, sabato 1° dicembre al teatro Cagnoni di Vigevano (con inizio alle ore 21) arriva “Tempo di CHET. La versione di Chet Baker”, una produzione del Teatro Stabile di Bolzano nata dalla fusione e dalla sovrapposizione tra scrittura drammaturgica di Leo Muscato e Laura Perini e partitura musicale curata e interpretata dal vivo da Paolo Fresu. Diretto da Muscato, lo spettacolo fa rivivere uno dei miti musicali più controversi e discussi del Novecento in un flusso organico di parole, immagini e musica che rievocano lo stile lirico e intimista di questo jazzista tanto maledetto quanto leggendario. Dopo il debutto bolzanino, lo spettacolo ha intrapreso un’importante tournèe nazionale pluriennale ed ora tocca anche la nostra città.
Paolo Fresu alla tromba e al flicorno, Dino Rubino al piano, Marco Bardoscia al contrabbasso saranno le voci evocative di un cast d’eccellenza composto da Alessandro Averone, Rufin Doh, Simone Luglio, Debora Mancini, Daniele Marmi, Mauro Parrinello, Graziano Piazza e Laura Pozone. La regia di Muscato modula l’incessante oscillare tra passato e presente che fa affiorare fatti ed episodi disseminati lungo l’arco dell’esistenza di Chet Baker, da quando bambino suo padre gli regalò la prima tromba, fino al momento prima di volare giù dalla finestra di un albergo di Amsterdam. Le scene sono di Andrea Belli, i costumi di Silvia Aymonino e il disegno luci di Alessandro Verazzi.
«Ogni apparizione apre il sipario su una fase della vita dell’artista che ha passato molti periodi lavorando e vivendo in vari luoghi d’Italia, facendo emergere anche il sapore di epoche diverse, di differenti contesti socioculturali e visioni del mondo. Si delinea la figura del grande trombettista, che fra sogni, incertezze, eccessi ha segnato una delle pagine più importanti della storia della musica», commenta il regista. «Se la sua vita e la sua morte sono ancora oggi avvolte dal mistero, la sua musica è straordinariamente limpida, logica e trasparente, forse una delle più razionali e architettonicamente perfette della storia del jazz - riflette Fresu -. Ci si chiede dunque come mai la complessità dell’uomo e il suo apparente disordine abbiano potuto esprimersi in musica attraverso un rigore formale così logico e preciso». La colonna sonora dell’opera teatrale composta da Paolo Fresu e interpretata assieme a Dino Rubino (pianoforte) e Marco Bardoscia (contrabbasso) è anche un disco, di cui Fresu ha curato la produzione artistica ed esecutiva per la Tuk Music.

Incontro pre-spettacolo a teatro con Paolo Fresu

Sempre oggi, sabato 1° dicembre, alle 17 al Ridotto del teatro Cagnoni, Grazia Sampietro ci introdurrà nel mondo di Chet Baker, uno dei miti musicali più controversi e discussi del Novecento che venne trovato morto in un albergo di Amsterdam. Ne parlerà con Paolo Fresu, protagonista dello spettacolo che andrà in scena la sera stessa sul palcoscenico del teatro ducale. Ma non solo, il musicista parlerà anche dei suoi ultimi lavori e del libro appena pubblicato “Poesie jazz per cuori curiosi”, una preziosa raccolta di poesie e piccole prose in cui il musicista sperimenta il linguaggio della parola come strumento di creatività. L’ingresso è libero.

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