Un momento della inaugurazione, ieri mattina, a Palazzo Sanseverino
E' stata inaugurata ieri mattina, a Palazzo Sanseverino a Vigevano (corso della Repubblica), “Pensieri a colori”: sei artiste e un artista, tutti del territorio, espongono gli esiti più recenti delle loro ricerche. «Astrazione e figurazione si confrontano con visioni diverse che si intrecciano e consolidano nell’invenzione. Artisti appartenenti a generazioni ed esperienze differenti. Risultati, personalità e linguaggi dissimili, sperimentazioni fecondate dalla fantasia. Risvolti emozionali diametralmente opposti si offrono attraverso percorsi originali e raffinati, dando un senso compiuto alla sperimentazione delle potenzialità insite nei linguaggi artistici contemporanei».
Ecco i protagonisti:
Manila Bergonzi con l’aiuto del maestro Maccaferri, ha consolidato la sua espressione artistica. L’opera pittorica è una continua ricerca, le sue realizzazioni vanno dall’astrattismo al surrealismo.
Silvia Comoglio è autodidatta. Percepisce l’arte come una cura per l’anima, un’azione di autoscoperta e catartica, dipinge le emozioni in modo informale, con larghe pennellate molto materiche.
Carla Gioetto si forma artisticamente a Brera. Il suo percorso è variegato, i dipinti informali sposano cromatismi vivaci, l’accostamento dei colori è dettato dall’intimo e non soggiace ad alcuna regola. Manipola la creta, sua secondampassione.
Alessandra Locatelli attraverso tecniche miste e colori acrilici traduce istintivamente gli eventi che la circondano in forme, figure, simboli che esplicitano emozioni concrete, a volte poetiche, altre volte più enigmatiche e profonde.
Marco Montani - la perizia tecnica poco inusuale, l’incessante ricerca delle immagini lavorano insieme per creare un unicum con gli accostamenti di colori.
Rita Viarenghi pittrice composta, cerca con toni lievi il gioco della luce e delle ombre, dando alle sue figure scarne unanstaticità irreale. Aperta all’introspezione e animata da una forte curiosità e da un estremo buon gusto, sceglie di rappresentare nelle sue tele oggetti della quotidianità.
Maria Rosa Zanforlin: i suoi colori sono materici, tumultuosi, a volte vorticosi, impetuosi come la necessità di ricercare qualcosa di primordiale. Mulinelli di colori in cui si percepiscono forza ed energia, onde, strisciate, cerchi, rappresentano tratti primitivi nell’eccezione più pura e libera, ma che risultano armonici e ben calibrati.
ORARI
Da lunedì 12 a venerdì 16 dicembre la mostra è visitabile su appuntamento: 339.8435715. Negli altri giorni, fino a domenica 18 dicembre compresa, si entra gratuitamente dalle 16,00 alle 19,30.