L’idea di FuturBoba: «Abbandonate le mie opere nei luoghi in cui vi siete innamorati»

Opere diffuse, sospese, confidando nella gentilezza e nella sensibilità del prossimo. Nei prossimi giorni qualcuno se ne accorgerà, chiedendosi «come mai ci sia un quadro lì, appoggiato al muro», o all’interno di un parco, o ancora in un locale pubblico. La performance “Abbando’nato” è di FuturBoba. Luca Borchio, artista vigevanese piuttosto quotato, sta regalando suoi quadri a tema amore ad amici o sconosciuti che si sono già detti interessati a partecipare. Questi ultimi dovranno semplicemente abbandonare l’opera dove lo riterranno. Così San Valentino sarà ovunque, a Vigevano ma non solo. Tramite una catena di persone, molti quadri sono finiti anche a Milano e a Novara. Il criterio di dove lasciarli esiste. Non vanno scelti luoghi casuali.

«Vorrei - così l’artista - che queste opere venissero abbandonate dove è nato un amore. Si può decidere se lasciarla nel luogo dove ci si è innamorati, o in un luogo dove si vorrebbe che nascesse una nuova coppia. L’abbandono non è mai per forza negativo, può essere un senso di rinascita. So bene come, magari, alcuni innamorati all’inizio cerchino la panchina più remota, o un luogo di campagna, per appartarsi, e la loro storia nasca così in “zone secondarie”. In totale, ho messo a disposizione 120 opere». Saranno custodite sottovuoto, in modo che le intemperie non rovinino tutto già dopo poche ore.

Alla domanda «se teme i vandalismi» FuturBoba sorride, ritenendo che «l’arte non può averne paura». Il degrado e l’inciviltà proseguiranno per sempre, l’arte è più fragile per definizione. «La mia richiesta - prosegue - è che le persone che decidano di assecondare l’idea, poi facciano una foto al quadro in questione e mi tagghino sui social. Capisco che, magari, vogliano mantenere segreto quell’amore o quel posto, e quindi non sono obbligati a farlo. Siccome ho fornito le tele ad amici e loro le hanno date ad altri amici, io non conosco tutti i partecipanti e la cosa mi piace ancora di più. Magari poi alcuni, semplicemente, decidono di tenersi il quadro o di usarlo come regalo di San Valentino. Va bene lo stesso. Io sarò contento di aver regalato un po’ di colore anche a qualcuno che vuole fare un dono dell’ultimo minuto, ma non si era organizzato. Amo l’idea che qualcuno veda un cuore dove
di solito non c’è niente, per far vedere che la vita esiste, dappertutto».