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incontro con l'autore
23 Febbraio 2023 - 11:54
Lo scrittore e giornalista Piero Colaprico
Milano, ma la Milano “nera”, quella parallela, diventa protagonista col traffico, i cortili, la nebbia (sempre meno) e l’infiltrazione mafiosa ormai cinquantennale anche se alcuni hanno ancora il coraggio di negarla. “Requiem per un killer” edito da Feltrinelli è un romanzo di fantasia: l’autore, il giornalista Piero Colaprico, tiene a specificarlo. Firma storica come cronista di nera del quotidiano La Repubblica, attuale direttore artistico del teatro Gerolamo di Milano, Colaprico sarà a Vigevano sabato 25 febbraio alle ore 11 presso la libreria “Le notti bianche” di via del Popolo. Il suo è un giallo metropolitano.
«Per me - chiarisce lo scrittore - questo genere deve essere urbano, non ambientato in campagna. La scelta di Milano era quasi obbligata perché è l’unica vera metropoli italiana. O meglio, come la definiva un sociologo francese, una “onnipoli”, cioè dove c’è tutto. Ci vivo, conosco le dinamiche, e per questo ho deciso... di non ispirarmi a fatti di cronaca reali, che ho trattato per tanti anni sul lavoro. In queste pagine non ci sono ragazze squillo».
Certo, la “terrazza sentimento”, luogo di stupri seriali che hanno scioccato l’opinione pubblica, ha dimostrato l’altra faccia del capoluogo lombardo: dietro un’atmosfera dinamica ma composta ci sono i bubboni, quelli che fanno paura. Quelli brutti. «Succede ormai in molti settori - prosegue l’autore - che un imprenditore all’apparenza immacolato e perbene sia poi al soldo della ‘ndrangheta. Io, sotto forma di fiction, volevo spiegare meglio queste dinamiche. Non è un libro semplicissimo: io al lettore chiedo un piccolo sforzo. Deve ricordarsi i personaggi, deve avere un minimo di memoria. Assicuro che lo stile resta assolutamente gradevole. Mettiamola così: se hai la concentrazione per leggere “Requiem per un killer”, sul finale vieni premiato».
Il protagonista, un antieroe, è irresistibile: investigatore di giorno e assassino-giustiziere sociopatico hard boiled di notte. «Un personaggio ambiguo, con la fidanzata pornostar che ama Roberto Bolle. Senza un “frontman” forte, un romanzo giallo non può venire bene». Questo è Marco Michele Sigieri, professionista stimato sia dalla questura, dove ha la sua scrivania come sovrintendente alla omicidi di Milano, sia dai criminali per conto dei quali uccide. Un sicario al soldo di don Benigno Morlacco, boss ‘ndranghetista che gestisce gli affari nel Nord Italia. «I guai - si legge nella trama - iniziano quando don Benigno gli commissiona l’assassinio dell’avvocato del clan caduto in disgrazia. Ma l’esecuzione dovrà “far ridere a crepapelle” il boss. Per di più, dovrà anche intimidire una top manager, con cui stringerà un legame».
Sullo sfondo (ma neanche troppo) c’è Milano, colta nella sua anima di città vorace, rapace, capace.
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