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Lo stadio animale: un post-rap da fine del mondo

Il terzetto vigevanese presenta finalmente dal vivo l’album “È un naso finto”, uscito lo scorso anno

Davide Maniaci

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01 Marzo 2023 - 11:07

Lo stadio animale: un post-rap da fine del mondo

Lo Stadio Animale: Davide Pannucci, Davide Zambruno e Leo Gloriati

Nel 2019 i loro concerti erano stati una ventina. Poi più niente: per i motivi ben noti delle chiusure e dei freni all’arte, anche la scena musicale è stata bloccata. Adesso riprende la tournée che non poteva non partire da Vigevano. Il terzetto vigevanese de Lo Stadio Animale torna a proporre il suo «post rap da fine del mondo» che segue la pubblicazione dell’ultimo album lo scorso anno, “È un naso finto”. Il concerto sarà a Vigevano sabato 4 marzo.

Gli strumenti inizieranno a suonare alle ore 22 circa presso Laroom, spazio raccolto (e per questo di grande suggestione) in via Diaz, nel pieno centro di Vigevano. Alla voce e al synth Davide Pannucci, al basso Davide Zambruno e alle chitarre Leo Gloriati. Recupereranno il tempo perduto: lo faranno, tra marzo e giugno, tra Seriate, Milano, Como. Sei date totali, alle quali probabilmente se ne aggiungeranno altre, che portano il nome dell’album stesso, “È un naso finto”, che negli ambienti alternativi ha fatto ben parlare.

Si tratta di un progetto profondo, non solo per la competenza degli strumentisti, spesso protagonisti anche in altri progetti sonori. Vari stili coinvolti per dieci tracce totali: dal metal alla musica acustica, dall’hip hop all’ambient strumentale. Tutto questo precede il loro primo lavoro, “Il mio disegno dei quattro anni”, datato 2017. Così, al momento dell’uscita, recensivamo “È un naso finto” partendo dal singolo, che ha preceduto di molti mesi il resto dell’album (ancora disponibile su toutube): «le influenze letterarie di William S. Borroughs e Franz Kafka, i viaggi nel tempo, la reincarnazione. Immagini che si inseriscono in una sfera che nasconde una visione pessimistica, onirica, che si tinge di atmosfere ospedaliere, chirurgia e contaminazioni nucleari. Anche il videoclip del singolo “L’uomo con il naso finto” è una piccola opera d’arte. Una ragazza che indossa la mascherina ferma in primo piano (forse canta forse no, chi può saperlo?) durante la strofa, e immagini in sottofondo di un fumetto durante il ritornello con, inframmezzata, la stessa giovane che balla, non necessariamente felice di farlo».

«Noi - aggiunge il terzetto de Lo Stadio Animale - ci abbiamo messo l’anima. L’importante è che l’ascolto vi abbia smosso qualcosa, o che possa farlo durante il concerto di Vigevano: in questi tempi grami, è già qualcosa».

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