Cerca

suggerimenti

Fiera della Bozzola, picnic a Mora Bassa, la Via Crucis, musei aperti: cosa fare a Pasqua e Pasquetta

Tra sacro e profano, ecco le aperture per la Settimana Santa

Annalisa Vella

Email:

annalisa@ievve.com

06 Aprile 2023 - 10:48

Fiera della Bozzola, pic-nic a Mora Bassa, la Via Crucis, musei aperti: cosa fare a Pasqua e Pasquetta

Il mulino di Mora Bassa: nei suoi spazi verdi si può fare il picnic

FIERA DELLA BOZZOLA (GARLASCO): TRA SACRO E PROFANO

È uno degli appuntamenti classici del periodo pasquale, capace ogni anno di attirare migliaia di visitatori a Garlasco. Stiamo parlando della fiera della Bozzola, che per due giorni anima la frazione conosciuta in tutta Italia per la presenza del santuario. L’edificio religioso venne costruito in seguito all’apparizione della Madonna, nel 1465, a una ragazza di 13 anni di Garlasco, di nome Maria. Secondo la storia tramandata, la giovane era diventata muta dopo l’uccisione di tutta la sua famiglia per mano di una banda di soldati. Ma, dopo l’apparizione della Vergine Maria, recuperò miracolosamente la parola e tornò in città raccontando alla popolazione quanto accaduto. La fiera della Bozzola è un appuntamento tra il sacro e il profano. Oltre, infatti, alle tradizionali celebrazioni pasquali, per i giorni di Pasqua e Pasquetta saranno presenti il tradizionale luna park, le bancarelle artigianali, gli stand degli ambulanti e i diversi furgoncini con street food e punti di ristoro.

Per quanto riguarda gli appuntamenti religiosi al santuario, oggi (giovedì), alle ore 21 verrà rievocata l’ultima Cena di Gesù, con la lavanda dei piedi. Venerdì pomeriggio, alle 15, si terrà la via crucis, mentre alle ore 21 è in programma l’azione liturgica della morte del Signore, a cui seguirà la processione con il Cristo morto per le vie della frazione; sabato santo, alle 21,30, ci sarà la santa messa pasquale nella Veglia della Resurrezione. Nel giorno di Pasqua le messe verranno celebrate alle 8,30, alle 10,30 e alle 18,30; alle 16,30 è in calendario la messa solenne di apertura della sagra pasquale. Il lunedì dell’Angelo le messe saranno celebrate nei seguenti orari: ore 8, 9, 10,30, 15, 16, 17, 18, 19.

A VIGEVANO LA VIA CRUCIS DEL MAESTRO MARCO VIGGI

Rappresentano le quattordici stazioni della via Crucis le opere realizzate dall’artista Marco Viggi - vigevanese d’adozione scomparso nel 2017 - che la Fondazione di Piacenza e Vigevano esporrà all’Auditorium San Dionigi (piazza Martiri della Liberazione) in occasione della Settimana Santa. Il pubblico potrà ammirarle da giovedì 6 aprile fino al lunedì di Pasquetta. I quadri ricostruiscono, stazione dopo stazione, il cammino della Via Crucis e sono stati realizzati olio su tela, di grandi e diverse dimensioni (80x120 cm la più piccola). «Si tratta di un ciclo di opere che furono acquisite dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano alcuni anni fa - spiega il vicepresidente Luigi Grechi -, nell’ottica di accrescere il patrimonio artistico della Chiesa di San Dionigi. L’intento, d’intesa con il maestro Viggi, era di esporle annualmente in corrispondenza della Settimana Santa. Purtroppo la pandemia ha finora impedito al progetto di realizzarsi e siamo felici di poter finalmente tenere fede a quell’impegno. Si tratta di opere molto d’impatto; siamo sicuri che il pubblico vigevanese saprà apprezzarle».

L’artista - Marco Viggi (Bologna, 1928 - Vigevano, 2017) dopo il diploma al Liceo Artistico di Bologna, ha frequentato la Facoltà di Architettura a Firenze, lasciando appena prima della laurea per provare la dura vita del minatore in Carnia. Allievo di Morandi e Minguzzi, ha alternato alla pittura esperienze di vita importanti: campione di lotta, guida alpina, progettista e costruttore di dighe, esploratore sulle Ande, nell’Amazzonia, in Centro Africa e in Estremo Oriente. Protagonista di numerose personali e collettive in Italia e all’estero, le sue opere figurano in varie collezioni pubbliche e private.

Orari di apertura: giovedì 6 e venerdì 7 aprile dalle 20,00 alle 23,00; sabato 8, domenica 9 e lunedì 10 aprile dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30. L’ingresso è libero.

PIC NIC AL MULINO DI MORA BASSA (VIGEVANO)

Pasqua e Pasquetta al mulino. A Mora Bassa, uno dei luoghi più suggestivi di Vigevano, il fine settimana si preannuncia sul prato, con la possibilità di fare pic nic e di godere degli spazi museali con tanto di visita guidata. L’apertura domenicale, a Pasqua, il 9 aprile, sarà dalle 15 alle 18. Lunedì di Pasquetta, invece, si apre anche al mattino (di solito durante i lunedì “normali” il mulino di Mora Bassa è chiuso).

«Offriamo - spiega Sabina Segreto dell’associazione La Città Ideale, che gestisce il complesso quattrocentesco - la possibilità di fare merenda al sacco gratuita, domenica pomeriggio e lunedì 9 aprile. Semplicemente basta presentarsi col proprio cestino e prendere posto nell’area verde antistante il mulino. Durante queste aperture offriamo la possibilità di effettuare visite guidate, in questo caso domenica pomeriggio e lunedì pomeriggio. Si paga il normale biglietto d’ingresso, e se si vuole si lascia un’offerta alla guida stessa». Ne vale la pena: all’interno sono custodite riproduzioni delle macchine Leonardesche. Qui il visitatore si ritrova immerso in un suggestivo luogo ricco di interessanti richiami di storia e leggenda legati all’attività di Leonardo. Il Mulino di Mora Bassa fu dimora di caccia del duca Ludovico il Moro Sforza e fu donato, come regalo di nozze, alla moglie Beatrice d’Este. In questo luogo il duca incontrava la giovane Cecilia Gallerani, ritratta da Leonardo da Vinci nel famoso dipinto “La dama con l’ermellino”. All’esterno il Mulino possiede un ampio giardino, una parte del quale ospita un percorso-laboratorio per lo studio dei sistemi di misurazione delle acque irrigue ed una sala polifunzionale per convegni, conferenze, corsi, laboratori.


Anche i MUSEI DELLA LOMBARDIA resteranno aperti durate le festività pasquali e per il ponte del 25 aprile 2023. Qui gli orari di apertura:

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLA LOMELLINA, VIGEVANO

Domenica 9 aprile (Pasqua): aperto dalle ore 9.00 alle 17.00 (ultimo ingresso ore 16.30)
Lunedì 10 aprile (Pasquetta): aperto dalle 9.00 alle 14.00 (ultimo ingresso ore 13.30)
Lunedì 24 aprile: aperto dalle 9.00 alle 14.00 (ultimo ingresso ore 13.30)
Martedì 25 aprile: aperto dalle 9.00 alle 14.00 (ultimo ingresso ore 13.30)

La più antica delle Scuderie del Castello Sforzesco di Vigevano propone, fino al 4 dicembre 2023, l’esposizione completa della collezione Strada, recentemente acquisita dal Ministero della Cultura e da questo affidata al Museo archeologico nazionale della Lomellina a Vigevano. Una raccolta importante, costituita da circa 260 oggetti appartenenti ad un arco cronologico che va dalla preistoria all’età rinascimentale, ma particolarmente ricca in relazione all’età della romanizzazione della Lomellina (II – I secolo a.C.) e alla prima epoca imperiale (I – II secolo d.C.).

MUSEO DELLA CERTOSA DI PAVIA

Domenica 9 aprile (Pasqua): aperto dalle 9.00 alle 11.30 e dalle 14.30 alle 17.30
Lunedì 10 aprile (Pasquetta): aperto dalle 9.00 alle 11.30 e dalle 14.30 alle 17.30

Il Museo della Certosa conserva e offre in mostra numerose opere d’arte, tutte provenienti dalla Certosa di Pavia: dagli affreschi trecenteschi di Bernardino de Rossi ad affascinanti quadri di Luini, Bergognone e Bartolomeo Montagna; dalle numerose sculture rinascimentali ad una ricca raccolta di gessi ottocenteschi che riproduce dettagli della facciata e dei chiostri, permettendo così di apprezzarli più approfonditamente, fino al raffinato Studiolo Ducale, interamente affrescato con motivi che richiamano la pittura dell’antica Roma.

La Certosa di Pavia fu edificata tra la fine del XIV e il XV secolo, per volere di Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano. La chiesa e il convento furono in origine affidati alla comunità certosina, poi a quella cistercense e, per un breve periodo, anche ai benedettini.

MUSEO DEL CENACOLO VINCIANO, MILANO

Domenica 9 aprile (Pasqua): aperto dalle 15 alle 19.00
(con ultimo ingresso alle 18.45)
Lunedì 10 aprile: apertura mattutina dalle 8,15 alle 13.45 – ultimo ingresso 13.30.
Prenotazione obbligatoria. I biglietti per lunedì 10 aprile sono in vendita esclusivamente on line sul sito cenacolovinciano.vivaticket.it (sono prenotabili al massimo 5 biglietti).

CASTELLO SCALIGERO DI SIRMIONE

Domenica 9 aprile (Pasqua): aperto dalle ore 8.30 alle 19.15 (ultimo ingresso 18.30)
Lunedì 10 aprile (Pasquetta): aperto dalle ore 8.30 alle 19.15 (ultimo ingresso 18.30)
Lunedì 24 aprile: aperto solo al mattino, dalle 8.30 alle 13.30 (ultimo ingresso ore 12.45)
Martedì 25 aprile: dalle ore 8.30 alle 19.15 (ultimo ingresso 18.30)

ll Castello Scaligero di Sirmione è uno straordinario esempio di fortificazione lacustre e una delle più spettacolari e meglio conservate rocche scaligere del Garda. Edificato dopo la metà del Trecento, prende il nome dalla famiglia Della Scala che dominò su Verona e il suo territorio tra XIII e XIV secolo. Appartiene al castello una darsena che ancora oggi racchiude una piccola porzione del lago.

GROTTE DI CATULLO A SIRMIONE

Domenica 9 aprile (Pasqua): aperto tutto il giorno, dalle 8.30 alle 19.30, ultimo ingresso ore 18.40
Lunedì 10 aprile: aperto tutto il giorno, dalle 8.30 alle 19.30, ultimo ingresso ore 18.40
Lunedì 24 aprile: aperto tutto il giorno, dalle 8.30 alle 19.30, ultimo ingresso ore 18.40
Martedì 25 aprile: aperto tutto il giorno, dalle 8.30 alle 19.30, ultimo ingresso ore 18.40

All'estremità della penisola di Sirmione, in un'eccezionale posizione panoramica, si conservano i resti della più grande e lussuosa residenza privata dell'Italia settentrionale. Dal Rinascimento le strutture sono state chiamate "Grotte di Catullo" ad indicare i vani crollati, coperti dalla vegetazione, entro i quali si poteva entrare come in cavità naturali. Il riferimento a Catullo deriva dai versi del poeta latino, morto nel 54 a.C., che canta Sirmione, gioiello tra tutte le isole e penisole dei mari e dei laghi. I primi scavi con finalità scientifiche del sito risalgono a metà Ottocento ma, solo dopo l'acquisizione pubblica dell'area fra il 1947 e il 1949, vennero eseguite ampie ricerche che portarono alla pubblicazione (1956) di una prima guida del complesso, correttamente interpretato come sontuosa villa.


VILLA ROMANA DI DESENZANO DEL GARDA

Domenica 9 aprile (Pasqua): aperto tutto il giorno, dalle 9.00 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 19.00)
Lunedì 10 aprile (Pasquetta): aperto tutto il giorno dalle 9.00 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 19.00)
Martedì 11 aprile: chiuso
Lunedì 24 aprile: aperto solo al mattino, dalle 9.00 alle 14.00 (ultimo ingresso ore 13.30)
Martedì 25 aprile: aperto tutto il giorno dalle 9.00 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 19.00)

L’area archeologica della Villa Romana di Desenzano è una delle più importanti ville tardo antiche dell’Italia settentrionale.
I reperti più significativi rinvenuti nell’area trovano posto nelle tre sale espositive dell’Antiquarium, costruito al suo interno.

La Villa, in origine affacciata in una splendida posizione panoramica direttamente sul lago, sorgeva poco a nord della Via Gallica, principale collegamento tra i centri di Bergamo (Bergomum), Brescia (Brixia) e Verona.
Fu edificata in diverse fasi tra il I sec a.C. e il IV secolo d.C.: quanto è oggi visibile appartiene in buona parte all’ultima fase, momento in cui l’edificio subì una completa riorganizzazione degli spazi, suddivisi in diversi settori. Non si conosce con certezza il nome dei proprietari della villa, ma è possibile che il committente dell’ultima fase sia stato Flavius Magnus Decentius, fratello dell’imperatore Magnenzio (350 – 353 d.C.), da cui deriverebbe il nome attuale della città di Desenzano.



CAPPELLA REALE ESPIATORIA, MONZA

Domenica 9 aprile (Pasqua): aperto dalle 9.00 alle 14.00 (ultimo ingresso ore 13.30)
Lunedì 10 aprile (Pasquetta): aperto dalle 9.00 alle 14.00 (ultimo ingresso ore 13.30)
Martedì 25 aprile: aperto dalle 9.00 alle 14.00 (ultimo ingresso ore 13.30)

La Cappella Espiatoria fu voluta da Vittorio Emanuele III, figlio e successore di Umberto I, per commemorare il luogo in cui il padre venne ucciso dall’anarchico Gaetano Bresci, il 29 luglio 1900.

Il monumento è costituito da una cripta, ricca di mosaici e di preziosi marmi, e da una cappella, anch’essa interamente coperta da decorazioni musive. Sopra la cappella si innalza la stele in pietra d’Oggiono alta in tutto 35 metri che poggia su un basamento circolare. Nella parte bassa si trova una Pietà in bronzo dello scultore Ludovico Pogliaghi, mentre in cima vi è un cuscino bronzeo sul quale poggiano alcuni oggetti simbolici legati alla Casa reale: uno scettro, il Collare dell’Annunziata e la corona dei Savoia. Al suo interno, la cripta a croce greca è interamente decorata con preziosi mosaici che raffigurano un cielo stellato e i vari stemmi dei Savoia; qui sono ancora poste le corone in bronzo inviate da tutto il mondo come omaggio al re morto. Al centro, un cippo in marmo nero commemora il punto esatto in cui avvenne il regicidio.
Anche la cappella è decorata con mosaici di ispirazione bizantina, raffiguranti angeli, busti di santi e beati della dinastia dei Savoia, mentre il pavimento è realizzato con marmi colorati antichi.



 
 
 
 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su L'informatore

Caratteri rimanenti: 400