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food & drink
25 Ottobre 2023 - 21:33
Nuova edizione per la guida di SlowFood
La Lombardia secondo “Osterie d’Italia 2024”. 93 osterie nella guida Slow Food di cui 12 novità e 23 Chiocciole: questi i numeri della regione nella nuova edizione di “Osterie d’Italia”. Torna lo storico sussidiario del mangiarbere all’italiana: presentata lunedì al Teatro Elfo Puccini di Milano e disponibile in tutte le librerie e sullo store online di Slow Food Editore da ieri, la 34esima edizione di “Osterie d’Italia” racconta la ristorazione italiana più autentica e di qualità attraverso le visite e le recensioni di più di 240 collaboratori sparsi in tutta Italia, in una rete fitta e capillare.
La nuova edizione raccoglie 1752 indirizzi di osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati per la cucina territoriale, la rigorosa selezione degli ingredienti e il prezzo giusto. Oltre ai simboli e i riconoscimenti canonicamente assegnati alle osterie, per la prima volta i riconoscimenti storici della Chiocciola e della Bottiglia e il più recente Bere Bene (a riconoscere
una selezione complessiva di bevande alcoliche e non, come birre artigianali, distillati, cocktail ma anche succhi, estratti e infusi scelti con attenzione e personalità) sono stati assegnati anche ai locali segnalati negli inserti, ovvero quei locali la cui offerta e impostazione sono interpreti di una tradizione gastronomica locale, rintracciabili esclusivamente nella regione di appartenenza.
Elena Delù in rappresentanza della Trattoria Guallina di Mortara
Tra i riconoscimenti assegnati durante la presentazione, è stata un’osteria lombarda ad aggiudicarsi il Premio Miglior Novità, consegnato da Reale Mutua: si tratta dell’Antica Trattoria del Gallo di Gaggiano, con la motivazione: «un ingresso doveroso a celebrare il lavoro solidissimo di questo classico della cucina lombarda. Un luogo dove tradizione, ospitalità, attenzione alla materia prima sono portate ai loro massimi livelli».
Chiocciola anche in Lomellina, e precisamente alla Trattoria Guallina di Mortara, capitanata da Elena Delù, presente lunedì all’Elfo Puccini.
«Sulle osterie lombarde soffia una brezza fresca e leggera. Non è eccessivo dire che questi locali si stanno dimostrando un’avanguardia colta e informale, e vale tanto per le nuove osterie quanto per quelle storiche che continuano a mantenere salda la propria identità - spiegano da SlowFood -. Nelle pagine dedicate alla regione, compaiono diverse nuove Chiocciole: alcune sono felici ritorni, altre sono giovani realtà che rappresentano alla perfezione l’idea di osteria promulgata dalla guida. Se lo scorso anno si sottolineava l’ottimo stato di salute delle montagne e delle vallate, quest’anno gran parte dei nuovi ingressi si concentrano, invece, nelle pianure, come a dire che quella brezza di cui sopra non ha confini ma soffia su tutto il territorio. Molte luci, ma anche qualche ombra, due in particolare: da una parte le città, che continuano a non esprimersi in locali che dimostrino la stessa qualità che si trova in provincia; dall’altro i prezzi che, oltre a essere cresciuti un po’ ovunque, restano in Lombardia tra i più alti della guida».
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