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Vigevano

L'omaggio alle opere di Vincenzo Parea

"Universi cromatici" andrà avanti fino al 7 luglio, con una selezione della produzione dell'artista scomparso l'anno scorso

Davide Maniaci

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dade.x@hotmail.it

16 Giugno 2024 - 10:51

Da sabato 15 giugno e fino al 7 luglio la strada sotterranea del castello Sforzesco di Vigevano accoglie la mostra “Vincenzo Parea - Universi Cromatici”. L’evento è un tributo all’artista scomparso nel gennaio 2023 e offre una selezione delle sue opere più mature, accuratamente scelte da Vincenzo Pellitta ed Edoardo Maffeo. Nel video, l'inaugurazione del 15 alle ore 17.

Vincenzo Parea, nato nel 1940 a Vigevano, è stato una figura di spicco del costruttivismo nella pittura italiana contemporanea. Sin dalla fine degli anni Sessanta, ha esplorato i valori analitici del colore e la dimensione emozionale della luce, concentrandosi sui valori strutturali dell’immagine dipinta. Le sue opere, influenzate dall’avanguardia aniconica degli anni ‘60 e ‘70, guidano l’osservatore verso un’esperienza pittorica essenziale e totalizzante. Al centro della ricerca artistica di Parea vi era la visione del colore nei suoi infiniti eventi, le mutevoli cangianze della luce e le tensioni tra visibile e invisibile. I suoi dipinti, caratterizzati da colori puri, delicati e lirici, mostrano sovrapposizioni o differenziazioni, convergenze e giustapposizioni. Il colore diventa così il mezzo di un’azione e il segno di un pensiero, trattato con cura “alchemica”. Le opere di Parea si distinguono per l’uso di un solo tono, mai assoluto, che si muove in rarefazioni e addensamenti, raggiungendo esiti formali onirici e, a tratti, esoterici. Sebbene il vocabolario e la grammatica della sua pittura possano apparire ridotti a un repertorio minimale, la sintassi delle sue opere è ricca di espansioni. La sua arte, pensata e meditata, si apre a nuove formule e lessici. Parea ha sempre lavorato sulla “bassa percezione”, invitando gli spettatori a osservare a lungo le sue opere per cogliere la composizione di segni e colori che affiora sulla superficie. Un aspetto intrigante delle sue opere è il dilemma se sia il colore a creare la luce o la luce a generare il colore. Questo enigma rimane irrisolto, ma come sottolinea Alberto Veca, l’osservazione di più dipinti di Parea rivela la voce di ogni colore specifico - il rosso, il blu, il nero - che tocca non solo la nostra percezione ma anche la nostra anima, suscitando emozioni e sentimenti profondi, liberandoci da ogni condizionamento.

Orari di apertura: venerdì dalle 15 alle 19; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Aperta fino al 7 luglio.

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