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commercio
10 Novembre 2021 - 17:36
Apertura in vista per un nuovo supermercato in città: ma sarà soltanto il trasferimento del Lidl di corso Genova
VIGEVANO - Un nuovo supermercato in città? Sì, ma sarà soltanto il trasferimento di un punto vendita già esistente, anche se con la costruzione di una nuova struttura. Sta partendo, infatti, la procedura per la realizzazione di un nuovo Lidl in corso Brodolini, a poche centinaia di metri da quello esistente da molti anni in corso Genova che però sarà chiuso e spostato nella nuova sede. L'altra sede della catena si trova in corso Milano.
L'altro supermercato Lidl presente a Vigevano, quello di corso Milano costruito più di recente
Il primo atto compiuto dal Comune è l’indizione della Conferenza dei servizi per «una media struttura di vendita del settore alimentare e non alimentare». L’autorizzazione riguarderà una superficie di vendita di 1.325 metri quadri, dei quali 795 destinata ai generi alimentari e gli altri 530 al “non food”.
L’istanza è stata presentata dalla catena Lidl Italia e dall’impresa vigevanese Leonardo srl. Il supermercato verrebbe costruito in corso Brodolini in un’area attualmente libera e messa in vendita dal Comune. Una porzione di terreno che si trova tra i caseggiati Aler di via Brigate Partigiane e quelli di via Santa Maria, un’area che fu al centro di un caso politico sul finire
Il terreno di corso Brodolini fu al centro di un caso, quando se ne interessò la catena Md, ma una commissione consiliare d'indagine stabilì che la giunta si era comportata correttamente
dello scorso mandato amministrativo, quando l’attuale consigliere di minoranza Furio Suvilla, ex assessore nella giunta Sala rivelò che nel gennaio e nel marzo del 2018 il consorzio “Il Nuovo Civ” di Vercelli, che lavorava per la catena Md, aveva inviato una richiesta al Comune per insediare il nuovo supermercato. La proposta riguardava due lotti di terreni adiacenti situati in corso Brodolini di proprietà comunale. Terreni di circa 10 mila metri quadri, di proprietà pubblica e già destinati a utilizzo commerciale, per i quali si doveva realizzare solo una variante. Il Comune decise di non adottare quella variante “ad hoc” e l’affare (Md era disposta a sborsare 700 mila euro) saltò. Sul caso venne anche istituita una commissione consiliare d’indagine presieduta dall’allora consigliere di minoranza Giuseppe Madeo, che terminò però con un nulla di fatto: si stabilì che il comportamento della giunta era stato sostanzialmente corretto.
A proposito di Md, il cui progetto venne poi spostato in via Podgora, con un iter tormentato e votazioni in consiglio comunale che misero a repentaglio la sopravvivenza della maggioranza, è attualmente fermo.
Dopo la variante, non è stata firmata nemmeno la convenzione e a questo punto ci sono dubbi sulla realizzazione della struttura. Presto dovrebbero invece riprendere i lavori per l’Eurospin di corso Milano, mentre per quanto riguarda l’operazione polo commerciale in viale Industria (cascina Colombarola), la convenzione esiste, ma il cantiere non ha ancora aperto i battenti.
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