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Elezioni provinciali, nel Pd passa la linea "Draghi": accordo con Fi e Lega

E la segretaria della federazione Chiara Scuvera, finita in minoranza, si dimette immediatamente. I dem vigevanesi, con l'eccezione di Corsico Piccolini, l'avevano appoggiata

Bruno Ansani

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bruno.ansani@ievve.com

10 Novembre 2021 - 13:12

Chiara Scuvera

PAVIA - È finita con 38 voti a favore della linea Villani, che nella riunione della direzione provinciale Pd di ieri notte ha battuto nettamente quella proposta da Chiara Scuvera, che ha ottenuto solo 11 voti. Un risultato che ne ha causato le dimissioni immediate dalla carica di segretaria provinciale del partito.

La scelta era sulla linea da adottare in vista delle prossime elezioni provinciali: proporre un candidato e una lista ancorata al campo del centrosinistra (linea Scuvera) o tentare una "formula Draghi", cercando accordo su candidato e programma con il centrodestra? È passata questa seconda strategia, con la segretaria in minoranza e che non condividendo più la linea ha deciso di farsi da parte. Ora toccherà a una delegazione (ancora da nominare) trattare con gli altri partiti. La linea dell'accordo politico era stata lanciata nelle scorse settimane dal senatore pavese Alan Ferrari e dall'ex presidente della Provincia (ed ex senatore) Daniele Bosone.

 

 

Alessio Bertucci e Chiara Scuvera (al centro della foto, affiancati) nel corso della campagna elettorale per le comunali vigevanesi del 2020

 

LE VOCI DEI VIGEVANESI

Alcuni vigevanesi presenti nel direttivo hanno votato a favore dell'ordine del giorno della segretaria della federazione. Tra loro anche il segretario cittadino e capogruppo consiliare Alessio Bertucci e la consigliera comunale Arianna SpissuEmanuele Corsico Piccolini, altro consigliere vigevanese, capogruppo Pd in provincia, era presente solo come invitato e non ha votato. «Ma mi sarei espresso a favore dell'ordine del giorno Villani, sarei stato il 39esimo - commenta - È finalmente caduto il Muro di Berlino, questa votazione certifica il fallimento di una linea politica sbilanciata in modo ideologico a sinistra e priva di pragmatismo, necessario in questo passaggio che ci vede impegnati nel rinnovo di un organo dal carattere soprattutto amministrativo». Di parere opposto Bertucci: «Io sono contrario ad accordi politici con il centrodestra. Qui non siamo a Roma e non c'è Draghi. Votiamo per un'alleanza politica senza uno straccio di intenzioni programmatiche. È solo un'operazione di ingegneria politica».

CANDIDATURE? NO A CEFFA

Su una cosa però concordano sia Bertucci sia Corsico: un'eventuale candidatura a presidente della Provincia del sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa (Lega) sarebbe irricevibile. «Noi restiamo in alternativa a Ceffa - dice Corsico - Non c'è spazio per una sua candidatura in accordo con noi». «Mi sono speso contro Ceffa e la Lega in campagna elettorale - aggiunge Bertucci - e quindi non lo voterò. Non ritengo si tratti di un'occasione per la città e il territorio». 

ORDINE DEL GIORNO "SCUVERA"

Nel corso della riunione della Direzione provinciale Chiara Scuvera ha presentato questo testo: “La Direzione Provinciale del Pd Pavia propone, per le elezioni provinciali, un progetto civico, innovativo e competitivo, aperto alle forze europeiste, progressiste e riformiste. Per questo intendiamo accelerare il dialogo con le forze politiche che condividono i nostri valori per l’individuazione di un candidato presidente che favorisca questo progetto, con un termine massimo che non può superare il 12 novembre».

Il post pubblicato ieri notte su Facebook dalla segretaria provinciale del Pd, Chiara Scuvera

 

 

Il consigliere regionale del Pd Giuseppe Villani

 

 

ORDINE DEL GIORNO "VILLANI"

Questo invece l'Ordine del giorno presentato dal consigliere regionale Giuseppe Villani e poi risultato vincente: «Valutato con favore il lavoro svolto dal gruppo consiliare “La Casa dei Comuni” in seno al Consiglio e della Amministrazione Provinciale tutta, in una condizione politico-istituzionali di particolare difficoltà, preso atto del dibattito apertosi nelle ultime settimane tra tutte le forze politiche, che ha messo in evidenza la necessità di un alto dialogo istituzionale finalizzato ad individuare le priorità programmatiche del territorio provinciale, nonché a dare la massima rappresentanza alle istanze degli amministratori del territorio stesso, dà mandato ad una delegazione di verificare, con il numero più ampio possibile di amministratori e con le altre forze politiche, le effettive possibili ricadute del suddetto dialogo istituzionale in termini di determinazione di una rappresentanza - presidenza e consiglio provinciale - in piena sintonia con le esigenze di governo definitiva della suddetta azione politica».

LE REAZIONI

Sulla notte dei lunghi coltelli in casa Pd si registra l'intervento del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Simone Verni.  In un comunicato annuncia che i cinquestelle non faranno alleanze con i democratici: “Il PD pavese è antitetico al PD. Alla ricerca di una vanagloria personale, lesiva di un percorso di condivisione ampio, plurale, unitario, civico del campo riformista-progressista. Andremo avanti senza di loro”. Qui il testo completo

Anche uno dei due coordinatori provinciali di Italia Viva, l'ex assessore vigevanese Gianpietro Pacinotti, è intervenuto sulla vicenda con un post su Facebook: «Chiara Scuvera ha creduto nel suo progetto e lo ha difeso in prima persona ma dobbiamo prendere atto che la maggioranza del PD ha scelto un'altra strada e muoverci di conseguenza.
Italia Viva deve ora pensare, nel poco tempo rimasto, a gestire nel migliore dei modi questo scenario locale e riconfermare, insieme agli altri, che l'area Riformista è presente ed attiva»

Arianna Spissu, consigliera democratica a Vigevano, dedica alle dimissioni di Chiara Scuvera un lungo post: «Chi ha letto queste dimissioni come una vittoria forse non ha ben chiaro che facciamo parte dello stesso partito e, cosa ancora più importante, che ai cittadini non importa un tubo di queste vicende».

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