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giorno della memoria

Il caso Stepan finisce dal Prefetto: condanna per i commenti contro i Partigiani. E l'Anpi invia una segnalazione alla Procura

Nella giornata dedicata alla Shoah la capogruppo di Fratelli d'Italia a Vigevano aveva ricordato il nonno soldato tedesco durante la guerra. Nei commenti insulti agli uomini della Resistenza, definiti "terroristi" e "infami a prescindere"

Bruno Ansani

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bruno.ansani@ievve.com

03 Febbraio 2022 - 17:10

Il caso Stepan finisce dal Prefetto che condanna i commenti contro i Partigiani

VIGEVANO - Il post dedicato al nonno soldato della Wermacht, inserito sui social nel Giorno della Memoria, costa una reprimenda del Prefetto e nulla più alla capogruppo di Fratelli d'Italia Emma Stepan.

La censura coinvolge un altro consigliere comunale, Luca Battista, eletto a Breme, che nei commenti al post aveva definito i partigiani "terroristi" e "infami a prescindere".

Altre frasi pesanti erano state scritte da Andrea Andreossi, presidente della sezione vigevanese di Unuci (Ufficiali in congedo), che di recente ha chiesto al Comune di Vigevano la concessione della Ex Polveriera all'associazione per farne la sede della Guardie ecologiche volontarie.

Il prefetto Paola Mannella ha ricevuto oggi una delegazione dell'ANPI provinciale, che avevano chiesto l'incontro proprio per discutere del caso. Dal Palazzo del Governo è stata emessa una nota con la quale si stigmatizza «la strumentalizzazione, per motivi di contrapposizione politica, dei valori di libertà, giustizia e coesione sociale, che furono alla base della lotta di liberazione».

Clicca qui o sull'immagine per scaricare il comunicato della Prefettura

Il prefetto Mannella sottolinea nel comunicato che  le sue competenze in materia di controllo degli organi degli Enti Locali «sono finalizzate a garantirne il corretto funzionamento sul piano amministrativo»: un modo per dire che non può sanzionare in alcun modo tali comportamenti.

ANPI: SEGNALAZIONE ALLA PROCURA

Intanto il presidente dell'Anpi vigevanese, Salvatore Marrano, ha inviato una segnalazione alla Procura della Repubblica di Pavia, in base all'articolo 290 del Codice penale, che prevede il reato di "vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle Forze Armate, tra le quali sono comprese quella della Liberazione.

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