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Lavori per riaprire il ponte sulla Via Francigena: si rischia di spendere più in avvocati che per l'intervento

Palestro, il manufatto è chiuso da metà gennaio. È battaglia legale tra Comune ed Est Sesia

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

20 Aprile 2023 - 23:00

Il caso dei lavori sul ponte sulla Via Francigena: si spenderà più per gli avvocati che per l'intervento

I blocchi in cemento posizionati per impedire l'accesso al ponte sul Crocettone, a Palestro

La chiusura del ponte sul cavo Crocettone, di fatto la porta di accesso alla Via Francigena lomellina, sta diventando un caso. Da metà gennaio non è possibile passare sul manufatto a causa del suo «grave stato di degrado». L’accesso è stato impedito dal sindaco di Palestro con un’ordinanza, a cui è seguito a marzo un provvedimento con cui si obbliga l’associazione Est Sesia, ritenuta proprietaria del bene, a effettuare i lavori. Ma Est Sesia sostiene di non detenere il possesso del manufatto e ha presentato ricorso al Tar.

A rimetterci sono soprattutto tre categorie: gli agricoltori, che per accedere ai loro fondi devono fare giri lunghissimi, cacciatori e pescatori che frequentano le campagne, e i pellegrini lungo la Francigena. Questi ultimi sono costretti, una volta arrivati al ponte, a tornare indietro e passare per la ex statale dei Cairoli, rischiando di essere investiti, come è già avvenuto nel 2008. L’alternativa, praticata da alcuni, è ignorare i blocchi in cemento e scavalcare. Ma anziché risolvere un problema che pare superabile stanziando qualche migliaia di euro – vanno solo sostituire le assi in legno che con gli anni si sono deteriorate (si parla di circa 5mila euro) –, la vicenda è finita davanti ai giudici del Tribunale amministrativo regionale. E, quasi sicuramente, si spenderà più in spese legali che per la manutenzione.

Le assi in legno del ponte devono essere sostituite perché con gli anni si sono deteriorate 

Il sindaco di Palestro Giuseppe Cirronis spiega: «Non possiamo effettuare un intervento su un bene che non è nostro. Il ponte era stato realizzato nel 2009 da Est Sesia, che stava effettuando degli interventi di sistemazione della roggia. Per Est Sesia, siccome era stato il Comune a chiedere di ricostruire il ponte, siamo noi i proprietari. Ma il ponte appoggia sulle sponde del Crocettone, sponde che sono di Est Sesia. Sono convinto che si potesse arrivare a un accordo. Spiace che si sia creata questa situazione, il ponte è la porta della Francigena in Lombardia. Anche gli agricoltori sono arrabbiati». Nel ricorso presentato da Est Sesia si parla di un «grave travisamento» da parte del Comune e vengono sollevate una serie di incongruenze nei provvedimenti emessi, chiedendone l’annullamento. Ora a decidere sarà il Tar.

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