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A Gravellona Lomellina l'installazione artistica di un gatto nero fa rallentare le auto. Ma secondo alcuni è pericolosa e va tolta

La sagoma è collocata vicino a un finto autovelox all'ingresso del paese per chi arriva da Vigevano

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

27 Gennaio 2024 - 09:52

A Gravellona Lomellina l'installazione artistica di un gatto nero fa rallentare le auto. Ma secondo alcuni è pericolosa e va tolta

La sagoma del gatto collocata all'ingresso del paese di Gravellona Lomellina (foto di Jose Lattari)

Doveva essere la prima di una serie di nuove installazioni per preparare il borgo lomellino alla prossima edizione della Festa dell'Arte (viene organizzata dal 1996), quest'anno dedicata al gatto. Ma, come capita talvolta, l'iniziativa ha preso una piega inaspettata. E così a Gravellona Lomellina, paese che ha inventato il "gatto sindaco", ora si sta dibattendo sulla sagoma in ferro di un micio nero, collocata in prossimità del gabbiotto di un finto autovelox all'ingresso del paese. Perché da quando è stata posizionata – più o meno sotto l'Epifania – si è notato che i veicoli hanno iniziato a rallentare. L'installazione gattolica avrebbe quindi l'effetto collaterale di far diminuire la velocità degli automobilisti. Ma, secondo altri (una minoranza, sembrerebbe), la sagoma potrebbe indurre a inchiodare di colpo, o a effettuare altre manovre pericolose nel timore di investire il gatto. Qualcuno negli ultimi giorni si sarebbe presentato in caserma e in Municipio, lamentandosi e chiedendone la rimozione. La maggioranza che governa il paese si è confrontata e, per il momento, sono tutti concordi: l'installazione del micio rimarrà al suo posto. Anzi, moltissime altre sono in preparazione per andare ad addobbare le strade del paese e le abitazioni private dei cittadini disponibili a ospitarle.

La pensata è stata dell'ex sindaco Francesco Ratti, oggi consigliere comunale di maggioranza, artefice in questi anni della trasformazione radicale di Gravellona, da paese agricolo a borgo d'arte e natura, grazie alle decorazioni artistiche e al parco dei Tre Laghi. A raccontare come siano andate le cose è l'attuale primo cittadino Luciano Garza: «Tutto è partito come un'iniziativa in preparazione della Festa dell'arte – racconta –, la sagoma del gatto è un tributo a Libero Greco. È stato un artista originale e molto apprezzato, abitava a Galliate, e ci ha aiutati moltissimo per anni durante gli eventi e non solo. Sono sue molte altre sagome e installazioni presenti in paese. Con l'edizione di quest'anno vogliamo rendergli omaggio e cercare di far conoscere la sua opera. Ma siamo finiti a trovare una soluzione a un problema che è oggettivo, cioè l'elevata velocità con cui molti veicoli entrano in paese arrivando da Vigevano. Collocare la sagoma del gatto vicino al box arancione è  una trovata geniale di Ratti – ammette il sindaco – e sta portando a risultati del tutto inaspettati: i veicoli, quando arrivano lì, rallentano».

Ma perché un gatto nero?  Dalla maggioranza spiegano che le sagome vengono realizzate dai volontari, e che la vernice antiruggine disponibile per rifinirle era di quel colore. «E comunque la sagoma nera davanti all'arancione del finto autovelox fa contrasto», osserva il primo cittadino di Gravellona.

I residenti della zona da tempo si lamentano che troppe auto viaggiano a velocità non adeguata (il limite sul tratto è di 50 Km/h). Capita abbastanza di frequente che i paletti che delimitano il marciapiede lungo il tratto urbano della Sp192 vengano abbattuti. «Cerchiamo da tempo – continua il sindaco Garza – un modo per far rallentare i mezzi e ci siamo trovati di fronte a una serie di impossibilità: abbiamo solo un vigile in servizio e per fare i controlli per la velocità devono essere in due, il velox fisso non si può mettere, i cordoli rialzati nemmeno. Il gatto per ora funziona, fra una quindicina di giorni il risultato secondo me sarà minore, almeno tra chi è solito passare». Effetto decelerante, o meno, di sicuro un obiettivo è già stato raggiunto grazie alla sagoma felina: Gravellona Lomellina è tornata a far parlare di sé.

Ma il pericolo degli incidenti segnalato da alcuni? «Mi hanno parlato di un paio di tamponamenti – riferisce il sindaco –, bisogna capire, però. Finora non abbiamo ricevuto richieste formali di togliere la sagoma. Ne è arrivata solo una e a voce. Se c'è una norma che vieta il posizionamento della sagoma, fatecela vedere, e ci adegueremo. Ma ricordo – incalza il primo cittadino – che ci sono dei limiti di velocità che vanno rispettati, così come le distanze di sicurezza. Per le strade del paese ci sono, e da più di dieci anni, molte altre sagome, molte delle quali collocate vicino alla strada. Ad esempio quelle del pastore e delle pecore. Non ci sono mai stati problemi.  Mi chiedo: ma tutto questo clamore non sarà mica per una questione di superstizione?».

Della stessa opinione anche il vicesindaco Luigi Walter Cividini: «In maggioranza la pensiamo così: la sagoma del gatto non è pericolosa. Non volevamo di certo creare un caso, a me sembra si sia creata una tempesta in un bicchier d'acqua. Il luogo per questa prima sagoma è stato scelto per via della base di appoggio, che non creava problemi, perché dietro c'era lo scatolone del velox. A meno che non intervengano divieti particolari, l'intenzione è lasciarla dove si trova».

Il consigliere di maggioranza Riccardo Fiorina aggiunge: «Se arrivo a velocità sostenuta, vedo la sagoma del gatto e freno repentinamente e bruscamente, vuol dire che comunque viaggiavo a velocità troppo alta e sarei entrato in paese superando il limite. Quindi, violazione del codice della strada. Se poi chi mi segue, mi tampona, vuol dire che non stava rispettando la distanza. Altra violazione del codice. Ma il problema è il gatto finto? Davvero?».

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