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il progetto
25 Dicembre 2024 - 18:20
Nel negozio aperto nelle ex scuole della frazione è possibile acquistare prodotti freschi, da forno, ortofrutta e piatti pronti (foto di Jose Lattari)
Quando era stato inaugurato nel febbraio del 2020, il negozio sociale di Remondò, negli spazi delle ex scuole, era stato considerato all’avanguardia – un progetto pilota da riproporre in altre realtà. A distanza di qualche anno, la sperimentazione sta portando i primi interessanti risultati. Risultati che non sono valutabili nei termini commerciali tradizionali, a dimostrazione che il successo non si misura solo in termini di fatturato. Qui in gioco c’è molto di più e, per il negozio di Remondò, ci sono almeno due fattori da considerare. Il primo riguarda l’aspetto formativo e occupazionale dei ragazzi impiegati, i quali provengono dalla comunità educativa di Madre Amabile, che gestisce l’attività. Il secondo aspetto è relativo all’impatto del negozio sulla comunità della frazione, rimasta senza un posto in cui poter comprare una bottiglia di latte o un po’ di pane, in una realtà dove molti residenti sono anziani.
«Non c’è un ritorno economico significativo – spiega la vicesindaca di Gambolò Anna Preceruti –, ma il negozio è riuscito a diventare un punto di riferimento per gli abitanti di Remondò. Ci sono stati momenti difficili, in particolare durante la pandemia. Ora la situazione è migliorata, sono stati ampliati i servizi, e ciò grazie ai ragazzi che ci lavorano, che hanno saputo mettersi in ascolto, e modulare l’offerta in base alle richieste dell’utenza, creando uno spazio accogliente e di ritrovo. Preparano piatti pronti e consegnano i pasti a domicilio: dalla trippa alla pasta forno, fino alla polenta. È stata da tempo inserita anche la vendita di giornali e di articoli di ferramenta. E, in questo periodo, confezionano i pacchi natalizi. Adesso si sta valutando la possibilità di diventare punto di consegna per i corrieri».
L’inserimento lavorativo dei ragazzi rappresenta uno degli aspetti più riusciti del progetto: «In questi anni – conferma la vicesindaca Preceruti – molti hanno acquisito competenze professionali, soprattutto in campo alberghiero, che gli hanno consentito di trovare un lavoro una volta usciti dalla comunità. E questo è il successo più grande».
La sede del negozio sociale alla frazione Remondò, gestito da Madre Amabile, in via Baracca
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