Cerca

"Il coraggio delle tre del mattino"

Il rock dei L.E.D, veterani della scena vigevanese: ecco il primo album

L'ascolto si muove tra una batteria martellante, voce profonda, chitarra cupa e temi esistenziali

Davide Maniaci

Email:

dade.x@hotmail.it

18 Agosto 2025 - 14:13

Batteria che martella, la chitarra cupa. Poi un raggio di luce dal caos e la voce profonda che proviene da mondi lontani. I primi trenta secondi fanno capire gli intenti de “Il coraggio delle tre del mattino”, il primo album (dopo i precedenti ep) dei L.E.D. Il quartetto di Vigevano di veterani del rock ha compiuto il grande salto a maggio per l’etichetta Acannone Records e la produzione di Max Martulli. L’ascolto, che merita i 40 e passa minuti del tempo dedicatogli, è disponibile sulle piattaforme di settore internet, come Spotify e Youtube.

Da sinistra Massimiliano Tordini, Marco Mangone, Yurek Borini, Walter Clemente

Undici tracce totali, compreso un remix di un pezzo già presente, “L’ultima ira”. Il singolo che aveva anticipato il progetto è “Eden”. «Dal 2015 - spiegano il cantante Massimiliano Tordini, il chitarrista Marco Mangone, Walter Clemente al basso e il batterista Yureck Borini - il nostro percorso ci ha portato a incidere tre ep con una formazione che dopo 10 anni sentiva l’esigenza di dover prendere una direzione artistica diversa. “Il coraggio delle tre del mattino” deriva dal concetto di Napoleone Bonaparte che descrive la grande forza d’animo capace di affrontare i problemi esasperanti, nella solitudine di una notte insonne, nell’attesa di un’ alba che ridarà nuova vita alle cose e forza ai pensieri». Gli undici brani si muovono nella profondità del cambiamento, nella voglia di considerare il fallimento come una possibile strada da percorrere senza paura, l’insicurezza dei rapporti umani tenuti insieme da abitudini malsane che non valorizzano ma umiliano e legano le parti coinvolte, la paura e la demonizzazione del diverso. Ci piace paragonare l’alba descritta da Napoleone alla nostra musica, capace con la sua forza di raccontare e allontanare tutto ciò che non ci piace più o non ci è mai piaciuto».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su L'informatore

Caratteri rimanenti: 400

Davide Maniaci

Davide Maniaci

Nato nel 1988, cresciuto a Vigevano. Interista. Giramondo compulsivo, comprendo sei lingue ma tutte in modo discontinuo. Sono laureato magistrale in storia, indirizzo contemporaneo. Attualmente mi sto laureando anche in geografia (si chiama Scienze umane del territorio dell'ambiente e del paesaggio, ma è la stessa roba). All'Informatore dal maggio 2016, mi occupo di vari temi ma sto davvero bene quando scrivo di musica, cibo, turismo, storie, paesini piccolissimi. Amo i Velvet Underground, i Suicide e i Morphine e dunque odio la loro nemesi, i Queen. Suono il banjo male e canto ancora peggio. Amo cucinare piatti da tutto il mondo, ma niente dolci.