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rifiuti
05 Settembre 2022 - 20:39
Domani (martedì) saranno passati cinque anni dall'incendio alla Eredi Bertè di Mortara. In occasione dell'anniversario, l'associazione Futuro Sostenibile in Lomellina torna a segnalare la mancata rimozione dei rifiuti e la necessità di procedere al più presto con una bonifica dell'area. Perché le montagne di rifiuti bruciati la mattina del 6 settembre 2017 si trovano ancora all'interno della ditta di via Fermi, esposti all'aria e agli eventi atmosferici.
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«Che nessuno si sogni di bonificare l'area prendendo la montagna di rifiuti così come è, spostandola in altri luoghi – afferma la presidente di Futuro Sostenibile Alda La Rosa – I rifiuti accumulati devono essere censiti uno per uno, e conferiti in modo corretto. Regione, Provincia, comune di Mortara e la politica tutta, tanto sensibili in campagna elettorale all'ambiente, dimostrino nei fatti che lo sono realmente. Perché parole e comparse davanti all'area dell'Eredi Bertè non servono a nulla, se non si agisce coerentemente con quanto detto e promesso. Si facciano carotaggi sulla piattaforma di cemento su cui poggia la montagna di rifiuti. Non ci basta sentir dire che per Arpa è tutto a posto basandosi sui primi sopralluoghi e analisi. Perché chiediamo i carotaggi? Perché una base di cemento sottoposta per oltre 15 giorni a temperature elevatissime subisce modifiche e fessurazioni che permettono al percolato di raggiungere la nuda terra e quindi la fognatura. I cittadini di Mortara e della Lomellina sopportano già che nell'aria si disperdano le sostanze tossiche presenti nell'area Eredi Bertè, soggetta agli eventi atmosferici essendo da 5 anni in balia di qualsiasi intemperia. Sostanze tossiche che si sommano a quelle emesse dai 7 IPPC presenti sul territorio di Mortara. La nuova amministrazione, che vediamo sensibile al decoro e alla sicurezza urbana, non dimentichi il "bubbone" più preoccupante del suo territorio comunale, e agisca in tempi il più possibile brevi. Cinque anni senza far nulla sono intollerabilmente troppi».
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Questo articolo è stato pubblicato sul numero de L'Informatore Vigevanese del 16 giugno 2022
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