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26 Ottobre 2022 - 15:18
Nel riquadro, la vittima Gianvittorio Carlin: l'operaio, 56 anni, era residente a Sannazzaro de' Burgondi
È in programma per giovedì pomeriggio, alle ore 15, il presidio organizzato dalla Cgil Pavia per sensibilizzare sul fenomeno delle morti bianche e chiedere maggiore sicurezza per i lavoratori. Un'iniziativa che arriva dopo il grave incidente sul lavoro che si è verificato martedì all'inceneritore di Parona, in cui ha perso la vita Gianvittorio Carlin, operaio di 56 anni residente a Sannazzaro.
Il 56enne è deceduto dopo essere stato colpito alla testa da un tubo, mentre era in corso un intervento di manutenzione all'interno della caldaia numero due. Sull'accaduto sono in corso gli accertamenti da parte delle autorità; per stabilire la causa del decesso è stata disposta, come di prassi in questi casi, l'autopsia.
«Insopportabile dover registrare un’altra vittima mortale, una persona, un altro lavoratore morto sul lavoro – sono state le dichiarazioni del segretaria generale della Cgil Pavia Debora Roversi, del segretario generale della Fp Cgil Pavia Americo Fimiani e del funzionario dell’igiene ambientale Daniele Pirri -. Esprimiamo tutto il nostro cordoglio alla famiglia del lavoratore e la piena solidarietà e vicinanza ai suoi colleghi Durante le manutenzioni meccaniche, quando l’impianto è fermo il fattore di rischio è elevato, quello è il momento più critico. Noi vogliamo sapere se è stato fatto tutto quello che doveva essere fatto per minimizzare questo rischio. La salute e la sicurezza devono diventare subito un tema centrale in ogni luogo di lavoro e una priorità per l’agenda politica. Noi continueremo a ribadirlo e a fare la nostra parte per fermare questa strage continua e inaccettabile».
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