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Giovedì pomeriggio
27 Ottobre 2022 - 18:57
Il presidio della Cgil giovedì pomeriggio davanti all'ingresso del termovalorizzatore di Parona (foto di Jose Lattari)
Fare in modo che quanto accaduto martedì pomeriggio non si verifichi più. È stata questa la richiesta che dipendenti, sindacati e amici di Gianvittorio Carlin – l’operaio di 56 anni, deceduto dopo essere stato colpito alla testa da un tubo mentre era in corso un intervento di manutenzione dell’impianto – hanno voluto esprimere oggi pomeriggio (giovedì) con il presidio organizzato dalla Cgil davanti ai cancelli del termovalorizzatore di Parona. All'interno i dipendenti si sono riuniti in assemblea. Più tardi, una delegazione sindacale ha preso parte a un incontro con i dirigenti di Lomellina Energia.
«Abbiamo ricevuto la disponibilità ad avviare un percorso condiviso – ha riferito Debora Roversi segretario generale della Cgil Pavia al termine del confronto con i vertici di Lomellina Energia – Sappiamo che sarà la magistratura a stabilire le responsabilità, oggi non si è parlato della dinamica di quanto accaduto martedì. Ci siamo concentrati su cosa possiamo fare perché questo non accada di nuovo e su quali percorsi potremo costruire insieme, sapendo che all’interno dell’impianto c’è una complessità notevole, lavoratori che non si conoscono, che lavorano in ambiti differenti. Riservando un'attenzione particolare anche alle attività che vengono svolte in subappalto. La cultura del lavoro è un tema da condividere con tutti i lavoratori e le lavoratrici che entrano da quel cancello».
Concetto ribadito anche da Gianluigi Sgorba, segretario provinciale Fiom: «Chi entra qui deve conoscere bene il ciclo produttivo, e saper affrontare i problemi legati ad esso. Occorre trasmettere una cultura della sicurezza che permetta a un lavoratore, anche in appalto, di entrare con la consapevolezza di stare in un ciclo produttivo complesso, come è quello di un termovalorizzatore».
Americo Fimiani, segretario generale della Fp Cgil Pavia ha detto che «l’obiettivo sarà arrivare a zero incidenti. Il mondo del lavoro in questo momento è a lutto. Cercheremo di avere le risposte a tutte le domande che oggi ci poniamo. Perché è davvero inaccettabile che si continui a morire di lavoro».
Le dichiarazioni dopo l'incontro della delegazione sindacale con i vertici di Lomellina Energia
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