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San Silvestro
31 Dicembre 2022 - 13:41
I festeggiamenti in piazza Ducale in una foto di archivio
Due pattuglie di polizia locale che gireranno il centro di Vigevano fino alle 2 di notte, ma nessuna ordinanza.
«Non serve: qui i botti sono già vietati. Chi venisse sorpreso a scoppiarli in luoghi pubblici rischierebbe già la sanzione. Altri Comuni non hanno mai regolamentato in tal senso, e quindi fanno l’ordinanza». Così il sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa, risponde a una domanda ovvia: «cosa si farà per garantire a tutti un veglione di San Silvestro sereno?».
Ceffa cita esplicitamente l'articolo 54 del regolamento di polizia urbana in vigore a Vigevano. Oltre alle pattuglie, la Prefettura ha imposto controlli aggiuntivi coordinati dalla Questura.
ACCENSIONE DI POLVERI, LIQUIDI INFIAMMABILI.
Nell’ambito dell’abitato nessuno può accendere polveri o liquidi infiammabili, falò e simili o fare spari in qualsiasi modo o con qualunque arma.
É assolutamente vietato:
a) l’uso di fiamme libere per la ricerca di fughe di gas anche se in luoghi aperti;
b) gettare in qualsiasi luogo di pubblico passaggio fiammiferi o altri oggetti accesi;
c) fornire di alcool, petroli e benzine, le lampade e i fornelli, mentre sono accesi o in vicinanze di fiamme libere.
Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa di una somma da € 80,00 a € 500,00.
«Sfido – prosegue Ceffa – a trovare un luogo in Italia dove è possibile controllare la situazione in modo completo e assoluto, tenendo anche conto che è ancora più difficile imporre divieti in luoghi privati, come i balconi. Per evitare che vengano utilizzati botti servirebbe che il Governo li rendesse illegali: un sindaco ha poteri più limitati. Fare polemica è molto più semplice. Chi scoppia i petardi deve sapere che può spaventare persone ed animali, ferire sé stesso o altri, prendere multe». «Festeggiamo responsabilmente: insieme agli auguri per un sereno 2023 - aggiunge il primo cittadino - vi rivolgo l'invito a festeggiare l’arrivo del nuovo anno responsabilmente e nel rispetto dei regolamenti che sono stati promulgati allo scopo di tutelare la salute e il benessere di noi tutti, anche degli animali sia domestici sia selvatici».
Andrea Ceffa
Nella notte del 31 dicembre 2021 in piazza Ducale un razzo vagante colpì e ferì una ragazzina alle gambe. Si spera che adesso la gente decida di festeggiare in modo sano, senza eccessi.
Mortara sceglie il pugno di ferro: il sindaco Ettore Gerosa ha deciso di usare le maniere forti con chi utilizza petardi e botti vari dal 30 dicembre al 6 gennaio e ha emesso un’ordinanza in cui vieta totalmente il loro uso. È un cambio di passo notevole rispetto alla precedente normativa emessa del sindaco Marco Facchinotti che riservava il divertimento pirotecnico alla mezz’ora compresa fra la mezzanotte e le 0,30 del primo gennaio di ogni anno. Gerosa interviene vietando i fuochi per sei giorni, con multe che vanno da 25 a 500 euro, e pensava in un primo tempo estendere l’ordinanza. «Abbiamo avuto degli episodi come quello dei petardi in chiesa che sono da classificare come pesanti bravate e hanno provocato l’intervento dei carabinieri - afferma il sindaco di Mortara - Per ora abbiamo deciso di emettere questa ordinanza, ma non escludo che la estenderemo a tutto l’anno».
Resta il problema su come fare rispettare il divieto. «Nella notte di capodanno avremo in servizio la polizia locale - prosegue Gerosa - e l’ordinanza è stata trasmessa anche alle forze dell’ordine». Le motivazioni presenti nel divieto del primo cittadino di Mortara stanno nel «rumore provocato dai fuochi d’artificio e oggetti similari che crea, in soggetti deboli quali bambini, persone anziane, ammalati, reazioni di disagio psicofisico». Inoltre «provoca una serie di conseguenze negative per gli animali domestici e non, in quanto il fragore dei botti, oltre a generare una evidente reazione di spavento, li porta frequentemente a perdere l’orientamento, esponendoli a rischio smarrimento o investimento».
Ettore Gerosa
Un altro motivo addotto è che «si registrano picchi elevati e un peggioramento della qualità dell’aria e che pertanto la limitazione degli stessi si tradurrà in un effetto positivo».
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