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problema irrisolto
14 Aprile 2023 - 20:00
Vicolo Deomini, nel centro storico di Vigevano e a pochi minuti da piazza Ducale, è da tempo al centro di situazioni di degrado e “mala movida”
Sono scene di ordinario degrado quelle che i residenti di vicolo Deomini documentano con i loro cellulari nei fine settimana, durante le serate della “movida” di Vigevano. Nei mesi scorsi uno degli aspetti che aveva suscitato maggiore indignazione era legato al fatto che il vicolo venisse utilizzato come latrina a cielo aperto. Oggi gli abitanti della zona segnalano uno strano via vai di gente che approfitta del luogo appartato per acquistare una dose e, spesso, anche consumarla. «Vediamo transitare gli stessi personaggi – racconta un residente – Avanti e indietro per diverse volte in una stessa sera. Ne abbiamo notato uno in monopattino, che fa il giro e passa periodicamente, incontrando altre persone con cui scambia qualcosa. Abbiamo ripreso di tutto. Gente che viene qui a comprare la droga. Altri che preparano le strisce di cocaina direttamente sullo schermo del cellulare, e poi sniffano sotto casa nostra. Si appostano, pensando che nessuno li veda. Scene assurde. E la cosa che ci fa indignare maggiormente è che molti sono giovanissimi. Tante ragazze e ragazzine. Parliamo anche di 12 o 13 anni. Le vediamo dimenarsi con accendini, cucchiaini e carta stagnola. Non si fanno neanche le canne, che ormai sono roba da elementari».
Le serate più movimentate sono ovviamente quelle del venerdì e del sabato. «Il casino inizia non prima delle 23,30, mezzanotte – riferisce una residente – A quell’ora inizia la “processione”. Ci sono certi che parlano per delle ore al telefono, vanno e poi ritornano, si danno appuntamento. Poi, naturalmente, ci sono quelli che arrivano qui per espletare le proprie funzioni corporali. È come se nei locali del centro non esistessero i bagni. La mattina quando si esce c’è sempre da fare attenzione a dove si mettono i piedi. Siamo diventati bravi a fare lo slalom tra vomito e altro».
Il problema di vicolo Deomini è stato attenzionato dall’amministrazione comunale, che nei mesi scorsi aveva considerato l’idea di installare un cancello, in modo da impedire l’accesso al vicolo ai non residenti dopo una certa ora. Ma la soluzione sembra essere impraticabile. «Il Comune installerebbe il cancello a sue spese – ci racconta una residente – ma c’è una burocrazia incredibile, dovremmo avere una persona pagata e incaricata di occuparsi delle aperture-chiusure. Non è fattibile e abbiamo rinunciato».
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