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mercoledì 5 giugno
05 Giugno 2024 - 20:10
Si è tenuta nel complesso monumentale della Certosa di Pavia la cerimonia organizzata oggi, mercoledì, in occasione del 210° Annuale di Fondazione dell’Arma dei carabinieri. Oltre alle massime autorità politiche, civili, religiose e militari della provincia di Pavia, era presente anche una delegazione di studenti dell’Istituto comprensivo di Garlasco (dalla scuola primaria di Dorno), e dell’Istituto d’istruzione superiore “Luigi Cremona” di Pavia.
Come di consueto, è avvenuta la consegna dei riconoscimenti ai militari che si sono distinti per operazioni di servizio.
Il video realizzato dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri per il 210° Annuale di Fondazione dell’Istituzione.
Il Comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Marco Iseglio, ha poi tracciato un bilancio dell’attività operativa dal 1° giugno 2023 al 1° giugno di quest’anno: i carabinieri hanno arrestato 388 persone e denunciato a piede libero oltre 3.500 soggetti, perseguendo oltre il 90% dei reati complessivamente denunciati in provincia di Pavia. Nel corso dei servizi sul territorio sono state identificate oltre 130mila soggetti e controllati quasi 80mila veicoli (+5% rispetto allo scorso anno)
Sono diminuiti i furti in abitazione: -8% rispetto allo scorso anno, e nei primi cinque mesi del 2024 sono calati ulteriormente del 17% rispetto allo stesso periodo del 2023. Un dato positivo che è stato determinato, ha sottolineato il colonnello Iseglio, «anche dall’incremento dei servizi preventivi», oltre che da attività investigative mirate, che hanno portato individuare e denunciare all’autorità giudiziaria 421 autori di furti di varia natura.
Per quanto riguarda i “reati di genere”, l’Arma si è occupata di 519 casi riguardanti violenza fisica o psicologica, la maggior parte dei quali riconducibili a situazioni di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e stalking.
«Il Comandante Provinciale ha inoltre tracciato le future priorità istituzionali – spiegano con una nota da Comando provinciale –, segnalando come particolare attenzione continuerà ad essere rivolta al rischio di infiltrazioni mafiose sul territorio provinciale, mediante il monitoraggio di soggetti legati a organizzazioni criminali di origine calabrese e dei cosiddetti reati spia, ma anche al settore dei reati contro la pubblica amministrazione che, forse più di ogni altro, costituiscono un’immediata e concreta minaccia agli interessi della cittadinanza».
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