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25 novembre
25 Novembre 2025 - 12:24
La sede del Comando provinciale dei carabinieri di Pavia, illuminato di arancione, ha aderito alla campagna internazionale "Orange the World"
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, celebrata oggi 25 novembre, l’Arma dei carabinieri ha promosso una campagna di comunicazione e sensibilizzazione che mira a rafforzare l’impegno contro ogni forma di abuso. Un’iniziativa che si inserisce in un lavoro quotidiano di contrasto, prevenzione e ascolto sul territorio. Ieri, il Comando provinciale di Pavia ha organizzato un seminario in videoconferenza con l’obiettivo di migliorare l’approccio verso vittime vulnerabili e rendere più efficace l’applicazione delle procedure del “Codice rosso”.
In provincia di Pavia, lo scorso anno l’Arma ha perseguito 396 reati, eseguendo 23 arresti in flagranza e 33 misure cautelari; i dati del 2025 sono in linea, ma si evidenzia un aumento significativo delle misure cautelari eseguite, che finora sono state 41.

A livello nazionale, nel 2024 i reati perseguiti dall’Arma nell’ambito del “Codice Rosso” sono passati da 57.656 a 60.972, confermando la centralità delle Stazioni Carabinieri nel raccogliere la maggior parte delle denunce. Nei primi nove mesi del 2025 gli episodi trattati sono stati 40.803. L’azione repressiva ha portato, lo scorso anno, all’arresto di 9.484 persone (7.650 nel 2023), mentre tra gennaio e settembre 2025 sono state arrestate 6.673 persone. L’Arma sottolinea come gli interventi si concentrino soprattutto sui cosiddetti “reati spia”, tra cui atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e violenze sessuali.
Nella foto in basso, il seminario organizzato lunedì dal Comando provinciale di Pavia dedicato al "Codice rosso".

La campagna comunicativa prevede la diffusione di materiali informativi, locandine e contenuti video sui social istituzionali, oltre a interviste a militari particolarmente impegnati nel settore. È stato realizzato anche uno spot con l’attrice Cristiana Capotondi, che richiama i concetti di rispetto, ascolto e legalità, evidenziando la necessità di investire su un cambiamento culturale.
Rispetto, ascolto, legalità.
— Arma dei Carabinieri (@_Carabinieri_) November 25, 2025
Non solo contrasto dei reati, ma anche incontri informativi per sensibilizzare i giovani sul tema: ogni giorno, l’Arma è in prima linea per dire #NO alla #violenza contro le #donne
➡️ https://t.co/VofKvSycn5#Carabinieri #PossiamoAiutarvi pic.twitter.com/eySp9dq1q2
Formazione e interventi sul territorio
Dal 2009 l’Arma dispone della Sezione Atti Persecutori, integrata nel Reparto Analisi Criminologiche (Ra.C.I.S.), che studia il fenomeno e contribuisce all’individuazione di strategie operative. Dal 2014 è attiva una rete nazionale di monitoraggio composta da personale con formazione specifica. La preparazione degli operatori è garantita da percorsi formativi presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative e, in base a un accordo con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, vengono svolti seminari su elementi di psicologia comportamentale.
Sul sito ufficiale dell’Arma è disponibile una sezione dedicata al “Codice Rosso”, con materiali informativi e un test autovalutativo – il “Violenzametro” – che può aiutare le vittime a riconoscere la gravità delle condotte subite.

Le caserme sono definite “porte della speranza”, primo punto di contatto per le vittime. Dal 2015 il progetto “Una stanza tutta per sé”, realizzato con Soroptimist International d’Italia, ha permesso l’allestimento di 211 ambienti protetti per l’ascolto. La recente estensione dell’iniziativa con il kit “Una stanza tutta per sé…portatile” ha fornito 79 dispositivi mobili per registrare audio e video anche in assenza di una stanza dedicata.
Tra gli strumenti operativi figura anche il progetto “Mobile Angel”, avviato nel 2019 e attivo nelle province di Napoli, Milano, Torino, Ivrea e Roma. Si tratta di uno smartwatch che consente alle vittime, individuate in collaborazione con l’autorità giudiziaria, di inviare richieste d’allarme ed essere geolocalizzate in caso di emergenza. Attualmente sono stati distribuiti 71 dispositivi.
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