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Borgo San Siro
29 Marzo 2023 - 22:00
Il bilancio di previsione è bloccato, perché quasi tutta la cifra che il Comune (940 abitanti) può spendere deve essere destinata al mantenimento dei minori non accompagnati, in carico all’amministrazione.
Una situazione analoga a quella già verificatasi gli scorsi anni in tanti piccoli centri, come Ceretto, Breme o Sant’Angelo, che rischia di mandare in dissesto le casse. Quello del sindaco di Borgo San Siro, Antonio Ballottin, è un appello dai toni disperati.
Antonio Ballottin
Sul “groppone” 175 mila euro all'anno
«In questi giorni – dichiara – avvierò i dialoghi per chiedere aiuto allo Stato, alla Regione, alla Provincia, a chiunque. Ritengo che non sia corretto che queste spese siano da affidare completamente a noi, penalizzando gli abitanti. Abbiamo fatto i conti: anche se io alzassi le tasse comunali al massimo possibile, e non ho intenzione di farlo, non ce la faremmo comunque». Lo scorso anno i bambini in questione erano sette: uno in affido, gli altri in comunità. Un semestre aveva portato via 86 mila euro. Ora i minorenni in questione si sono ridotti di un’unità, ma per un’annata intera (il 2023) la previsione di spesa è di 163 mila euro. Una cifra enorme, con cui il piccolo Borgo San Siro avrebbe programmato le spese pubbliche. Probabilmente il preventivo è ancora più alto, 175 mila euro circa, per via di spese aggiuntive come assistenza psicologica e spazio neutro sempre per questi bambini. I quali, chiariamolo, non hanno alcuna colpa, così come non ne hanno il sindaco né gli abitanti.
Il municipio di Borgo San Siro, in piazza Unità d'Italia
«Cosa rispondo – prosegue Ballottin – agli elettori che mi fanno notare l’assenza delle opere pubbliche promesse? Potrei contare solo sui bandi che finanzierebbero questo o quel progetto, senza programmazione. L’unico appiglio, oltre all’aiuto secondo me dovutoci immediatamente dalle istituzioni, riguarda il disegno di legge 314 al Senato tuttora in corso di esame. Riguarda le “disposizioni in materia di compartecipazione dello Stato alle spese sostenute dagli enti locali per i minori collocati in comunità di tipo familiare o in istituti di assistenza”. Spero assolutamente che il Governo lo approvi».
Un Comune bloccato per anni?
«Teniamo conto – aggiunge il primo cittadino – che si parla di bambini piccolissimi. Se il Tribunale dei minori dovesse disporre la loro permanenza in comunità fino alla maggiore età, virtualmente per 10 o 15 anni il Comune sarebbe bloccato, cioè dovrebbe usare tutti i soldi a disposizione per questo argomento. Se non venisse approvato il bilancio di previsione, arriverebbe il commissario prefettizio. Allora sì che le tasse si impennerebbero e non verrebbe più fatto niente di nuovo. E poi, chi si candiderebbe dopo al ruolo di sindaco con queste premesse? Io certamente no. Morirebbe il paese».
Il caso di Ceretto
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