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lomellina
10 Agosto 2024 - 10:34
Le condizioni dell'ex sede operativa di Clir alla periferia di Parona (foto di Jose Lattari)
Da tempo ormai non si parla più di Clir, l’ex società – dichiarata fallita dal Tribunale – che si occupava della raccolta dei rifiuti in molti Comuni lomellini. Lo scorso aprile era tornato all’asta (per la terza volta) lo stabilimento operativo di Parona, che ha sede in via Stazione; l’offerta minima era stata ulteriormente ribassata e si aggirava sui 275mila euro. L’esito dell’asta al momento non si conosce. Ora però di Clir si torna a scrivere per una vicenda legata al mancato versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali sulle retribuzioni dei lavoratori.
Nei giorni scorsi il comune di Gambolò – secondo socio di Clir per numero di azioni, ha conferito un incarico di assistenza legale – dopo aver ricevuto il 27 maggio una lettera dall’avvocato dell’ex presidente del consiglio di amministrazione di Clir Federica Bolognese, la quale chiede agli ex Comuni soci di prendere posizione. Nella missiva l’ex presidente del Cda «informa i Comuni soci del Clir di aver ricevuto il 16 febbraio la notifica di un accertamento Inps di 6.368 euro di mancato versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali operate sulle retribuzioni dei lavoratori relativamente a maggio 2021», si legge agli atti del Comune.
Nella missiva l’avvocato di Bolognese spiega che nel periodo contestato la sua assistita «si è trovata nell’impossibilità oggettiva di provvedere al pagamento, in quanto aveva presentato le dimissioni nel maggio 2021» e che «la banca presso cui era acceso il conto del Clir aveva provveduto al blocco degli affidamenti a seguito della deliberazione dei soci di messa in liquidazione della società avvenuta il 9 giugno 2021».
Chi deve pagare quello che viene contestato nell’accertamento? Non è chiaro, e per questo Gambolò si è rivolto allo studio Adavastro, che ha già assistito l’ente locale per altre vicende legate a Clir. «Da quanto ci pare di capire – afferma il sindaco di Gambolò Antonio Costantino – i nostri legali sembrano ritenere che la cifra richiesta non sia dovuta da parte dei Comuni. Dal momento che si vogliono evitare possibili danni erariali, e che parliamo di una vicenda complessa, ci siamo rivolti a uno studio specializzato, e insieme si valuteranno i prossimi passi».
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