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il giallo

Polina Kochelenko, dalla scomparsa alle nuove indagini per omicidio volontario: le tappe della vicenda

La 35enne educatrice cinofila ed ex modella il 18 aprile 2021 venne trovata senza vita in un canale irriguo nelle campagne di Valeggio (Pavia)

Ilaria Dainesi

Email:

ilaria.dainesi@ievve.com

07 Gennaio 2023 - 21:57

Polina Kochelenko, dalla scomparsa alle nuove indagini: le tappe della vicenda

Una fotografia di Polina Kochelenko dal suo profilo Facebook

Fu la madre, il 16 aprile 2021, a dare l’allarme e chiamare le forze dell’ordine: non riusciva più a mettersi in contatto con la figlia. Polina Kochelenko, 35 anni, venne ritrovata senza vita il 18 aprile. I vigili del fuoco e le numerose squadre di ricerca individuarono il cadavere, intorno all’una di notte, nella roggia Malaspina, nelle campagne intorno a Valeggio (Pavia).

Dalla laurea in legge al reality show, fino alla passione per i cani

 

 

 

Polina Kochelenko si era trasferita a vivere in Lomellina pochi mesi prima intorno a dicembre 2018. Qui aveva avviato un’attività di istruttrice cinofila.

 

Classe 1986, nata in Russia, aveva conseguito una laurea magistrale in Giurisprudenza all’Università di Torino, e un Master di secondo livello in Criminologia clinica e psicopatologia forense a Milano, presso l’Università San Raffaele.

 

Prima del tirocinio legale alla Procura dei minori di Torino, aveva lavorato anche come modella nel mondo degli eventi e della pubblicità, collaborando anche come assistente in un ufficio stampa nel settore del “food”.

 

Nel 2015, quando aveva 29 anni, Polina partecipò come concorrente a un reality show, “L’Isola di Adamo ed Eva”, condotto da Vladimir Luxuria, andato in onda su Deejay tv; il format, olandese, prevedeva che i concorrenti, un ragazzo e una ragazza in cerca dell’anima gemella, arrivassero a nuoto sulla riva di un’isola della Croazia, per poi spogliarsi completamente.

 

Per anni Polina aveva continuato a coltivare la passione per i cani. Basta scorrere le sue immagini sui social per intuirlo. A un certo punto deve aver deciso di trasformarla in una vera e propria scelta di vita. 

 

 

 

 

 

L'IPOTESI DELL'INCIDENTE PER SALVARE I CANI

La prima ipotesi formulata fu quella dell’incidente mentre portava a passeggio i suoi 6 cani, di cui solo 4 vennero ritrovati. Forse alcuni esemplari erano caduti in acqua e la donna, nel tentativo di recuperarli, poteva essere scivolata, magari picchiando la testa e perdendo i sensi. Il corpo venne trovato a circa 700 metri dal punto in cui poi vennero recuperati i suoi effetti personali: il telefono, le chiavi e alcuni guinzagli.

Rimane uccisa nel tentativo di salvare i suoi cani

L'ipotesi è che possa essere rimasta vittima di un incidente. Sarà l'autopsia a chiarire le cause della morte.

LA MADRE: «NON E' STATA UNA FATALITA'»

I familiari non hanno però mai creduto all’incidente, alla tragica fatalità. La madre incaricò già nelle settimane successive all’accaduto l'avvocato Tiziana Barrella e l’investigatore privato Claudio Ghini di Stradella per far luce sui tanti punti oscuri ed escludere un movente economico, forse legato al valore (alcune migliaia di euro) dei due esemplari di pastore tedesco scomparsi.

Anche l’autopsia, eseguita presso l'istituto di medicina legale di Pavia, non ha mai chiarito del tutto i dubbi sulle reali cause della morte. «Non contestiamo la perizia che attribuisce la morte ad annegamento – aveva spiegato l'avvocato della famiglia lo scorso giugno – Ma vogliamo sapere la verità sulle ultime ore di vita di Polina, perché ci sono troppi particolari che non tornano».

 

Già nei mesi scorsi, ulteriori perplessità sulla ricostruzione di quei momenti arrivarono con la presentazione di due esposti alla Procura della Repubblica da parte di una blogger appassionata di criminologia, che aveva segnalato come alcuni dati relativi a Polina e ai suoi spostamenti geolocalizzati segnalati dal suo blog fossero stati cancellati dopo la morte della donna da qualcuno che, evidentemente, era in possesso delle credenziali di accesso.

 

LE AMICIZIE E L'UOMO SU UNA MONOVOLUME GRIGIA

Altri aspetti ancora nebulosi riguardano le amicizie e le frequentazioni della 35enne. Quando lo scorso giugno il Gip del tribunale di Pavia ha disposto nuove indagini, respingendo la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, la legale della famiglia di Polina Kochelenko commentò: «Sono fiduciosa sugli sviluppi che potranno emergere da questo supplemento di indagine – spiegava l’avvocato Tiziana Barella – perché potranno permettere di identificare le persone vicine a Polina che, nonostante i ripetuti appelli della famiglia, non hanno ancora un volto». Rimane al momento un mistero anche l'identità dell'uomo notato alla guida di una monovolume grigia, che pare frequentasse Polina e la sua casa di Valeggio.

 

L'INCHIESTA PER OMICIDIO VOLONTARIO

Nell'ottobre scorso sono stati effettuati ulteriori sopralluoghi nelle campagne e nella zona in cui venne ritrovato il corpo della 35enne. A dicembre la Procura di Pavia ha riaperto l’inchiesta: ora si indaga per omicidio volontario contro ignoti.

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