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ELEZIONI PROVINCIALI
30 Novembre 2021 - 13:21
Da sinistra: Angelo Bargigia, Adriano Piras e Virginio Anselmi
«Sono gli ideali e la voglia di fare degli uomini e delle donne a fare i veri movimenti politici e non 6 centimetri quadrati di tessere di partito». Sono queste le parole di Angelo Bargigia, sindaco leghista di Marzano, candidato alla poltrona più importante della Provincia di Pavia in contrapposizione all'aspirante presidente voluto dal centro-destra (Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia), Giovanni Palli, sindaco di Varzi.
Bargigia, insieme ai colleghi sindaci Piras e Anselmi, è stato espulso dalla Lega. La decisione è stata assunta dal coordinatore regionale del Carroccio, l'onorevole Fabrizio Cecchetti
ANDIAMO AVANTI «Ho la forte convinzione che contino il lavoro, l'impegno, i valori. Ho lavorato sempre con cura, con dedizione e con attenzione verso i miei concittadini. Continuerò a fare altrettanto e da subito. Come ho già detto partirà entro brevissimo un tour in ogni Comune per raccogliere le istanze degli amministratori e del territorio. Il fare vince sempre. Il nostro obiettivo è vincere per il territorio, per i comuni, per la gente». Non si ferma Bargigia. «I miei obiettivi sono: pianificazione del territorio condivisa, partecipazione degli amministratori per le opere pubbliche e per il trasporto pubblico e per la gestione di tutto il tema acqua, attenzione all’occupazione anche grazie alla valorizzazione turistica. Punti chiari che illustrerò agli amministratori . “Comuni protagonisti” deve essere realtà, nell’ottica di vera condivisione e partecipazione».
Angelo Bargigia, candidato alla presidenza della Provincia di Pavia, è il sindaco di Marzano
NESSUNA COMUNICAZIONE UFFICIALE «Al di là che non è stato ricevuta nessuna nota ufficiale ma apprendiamo ipotetiche informazioni da un comunicato stampa - interviene Adriano Piras, primo cittadino di Mezzanino - sottolineo che quello su cui abbiamo voluto porre l'accento è il metodo di scelta del candidato: un metodo che non si è basato sulla condivisione. Un metodo non accettabile in nessun movimento politico e in democrazia. Ci auguriamo che la Lega rifletta sui valori degli amministratori comunali che hanno sempre lavorato a testa bassa convinti degli ideali di partito, a partire dalla raccolta firme per il referendum della Giustizia. Quelle numerose firme raccolte dagli amministratori che oggi sono candidati per il consiglio provinciale forse non verranno tenute in considerazione?».
Il sindaco di Mezzanino, Adriano Piras (a destra) con il vice ministro della Lega, Gian Marco Centinaio
ABBIAMO ALTRO DA FARE «Commentiamo questa notizia ma in realtà preferiamo dedicarci a ascoltare i Sindaci, gli amministratori, le esigenze locali, preferiamo lavorare da subito nell’ottica dei “Comuni Protagonisti”», afferma Virginio Anselmi, sindaco di Pieve Porto Morone. «Sono certo - prosegue - che dopo le elezioni provinciali e dopo il congresso ci sarà modo di mettere in ordine le cose, avremo sul territorio un segretario provinciale eletto e condiviso e non un commissario non eletto che ha causato questo forte disordine senza tenere conto del lavoro degli amministratori eletti. Ribadisco che troviamo assurdo che non sia mai stato convocato un direttivo, un’assemblea dei Sindaci, degli eletti, dei militanti».
Virginio Anselmi, primo cittadino di Pieve Porto Morone
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