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La sede di Clir rifugio per senzatetto

Parona : il cancello di ingresso davanti si apre senza resistenze. In questi mesi si sono registrati diversi furti

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

06 Aprile 2023 - 12:27

La sede di Clir rifugio per senzatetto

Il cancello dell'ingresso principale mercoledì pomeriggio era aperto (foto di Jose Lattari)

Un monumento in rovina. Le condizioni in cui versa l’immobile che un tempo ospitava la sede del Clir, alla periferia di Parona, sono da tempo problematiche. Già lo scorso anno, su questo giornale, segnalavamo le “macerie” visibili anche dalla strada: erbacce e vegetazione spontanea che spuntano ovunque, tra i cassonetti dismessi e non solo. Le bandiere sbiadite del sindacato appese alle finestre, oggi sono lise e lacerate. I fili del citofono, che un anno fa erano recisi, ora sono spariti. Depredati, così come i cavi di rame all’interno. Da tempo, infatti, l’impianto elettrico non è funzionante, e quindi l’allarme non può entrare in funzione. In questi mesi sono state diverse le incursioni dei ladri. È stato rubato di tutto; i ben informati ci riferiscono che è sparito perfino un proiettore al primo piano. Una conta dei danni però, al momento, non c’è.

In alto, i cassonetti ammassati nel cortile del Clir

(le foto sono di Jose Lattari)

Difficile conoscere quale sia la reale situazione, ma l’impressione è che la sede sia ormai una terra di nessuno. La zona è piuttosto isolata, non transitano molti mezzi, per lo più camion, e anche il controllo non risulta semplice. Negli ultimi tempi, capita perfino che qualcuno utilizzi l’immobile come rifugio per passare la notte. Sarebbero, infatti, stati trovati i segni di alcuni bivacchi, oltre a vari indumenti. Il fatto non stupisce più di tanto. I cancelli non sono difficili da superare; i lucchetti e le catene posizionate vengono forzati periodicamente. Non è necessario scavalcare, dal momento che il cancello principale davanti all’ingresso si apre senza alcuna resistenza, scorrendo lungo il binario.

La sede dell’ex consorzio dei rifiuti, inaugurata nel maggio del 2012, con un investimento da un milione e 700mila euro, è ormai devastata. Lo scorso 4 luglio il Tribunale fallimentare di Pavia aveva emesso la sentenza, dichiarando il fallimento. Da allora, sul Clir, è praticamente calato il silenzio, come se fosse diventato un argomento tabù. Oltre alla procedura di fallimento, il quadro è ulteriormente complicato perché nella vicenda si inserisce anche un’indagine della Guardia di finanza, che nell’autunno del 2021 aveva acquisito una serie di documentazione, cartacea e su supporto digitale, all’interno degli uffici della società con l’obiettivo di far luce sulle cause che avevano portato al dissesto finanziario.

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