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La carne “in provetta” approvata dalla americana “Food and drug administration”
18 Novembre 2022 - 20:18
La Coldiretti è contraria al cibo sintetico
Per la prima volta negli Stati Uniti è stata autorizzata per il consumo umano la “carne” in provetta. La notizia arriva dalla organizzazione agricola italiana Coldiretti e da Filiera Italia ed ha ovviamente scatenato le proteste.
L’annuncio ufficiale della Food and drug administration (Fda) di aver approvato un prodotto a base di carne ottenuto da cellule animali proposto dalla Upside Foods, un'azienda che produce “pollo” sintetico raccogliendo cellule da animali vivi che vengono moltiplicate in un bioreattore. Si tratta della prima autorizzazione al consumo umano di cibi in provetta rilasciata dall’Autorità alimentare statunitense che rischia di aprire la strada a scenari preoccupanti.
«L’avvenuta approvazione negli Stati Unti potrebbe aprire presto la strada - secondo Coldiretti e Filiera Italia - ai “cibi sintetici” nell’Unione Europea dove già ad inizio 2023 potrebbero essere, infatti, introdotte le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue. Una preoccupante novità contro la quale si schiera il 75% degli italiani che non sarebbe disposto a portare a tavola nel piatto la “carne” di Frankestein secondo gli ultimi dati del Crea, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi economica».
Per questo in Italia è partita la grande mobilitazione di Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica contro il cibo sintetico, con il via alla raccolta di firme su tutto il territorio nazionale. La petizione può essere sottoscritta negli uffici Coldiretti, nei mercati contadini di Campagna Amica e in tutti gli eventi promossi a livello nazionale e locale. Potrà essere fatto anche negli uffici di zona della Lomellina, a Mortara, Vigevano, Mede, Garlasco e Robbio.
Il funzionario responsabile della zona di Mortara Claudio Milani prende posizione contro la carne in provetta: «Dobbiamo combattere la guerra del cibo e puntare sulle filiera corta, che è sinonimo di qualità e di prodotti coltivati direttamente sulla nostra terra - afferma – Coldiretti è fortemente contraria al cibo sintetico»
L’obiettivo è promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla “carne” prodotta in laboratorio al “latte” senza mucche fino al “pesce” senza mari, laghi e fiumi. Prodotti che potrebbero presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hi tech.
«Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione» conclude il presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini.
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