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Il dolore per la scomparsa

Giampaolo Carini (Whisky) ha donato le cornee. La sua eredità in un'agenda con i nomi di cinquecento cantanti

A Mortara, nella basilica di San Lorenzo, domani (mercoledì) alle 10,45 attesi diversi personaggi e artisti che lo conoscevano

Bruno Romani

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bruno.romani@ievve.com

15 Novembre 2022 - 18:52

Giampaolo Carini (Whisky) ha donato le cornee. La sua eredità in quell'agenda di almeno cinquecento nomi di musicisti e cantanti

Antonella Buzzanca, Beppe Carletti (Nomadi) e Giampaolo Carini detto Whisky

La salma di Giampaolo Carini, in arte Whisky, sarà trasferita domani mattina (mercoledì) nella basilica di San Lorenzo di Mortara, dove saranno celebrati i funerali alle 10,45. È attesa la presenza di diversi personaggi dello spettacolo che lui aveva frequentato e “piazzato” per tanti concerti nella sua vita, fino a oggi.

Giampaolo Carini, Whisky durante un soggiorno all'Ariston per il Festival di Sanremo

Gli ultimi a Olevano, per la festa “Anguriando” nello scorso luglio. Giampaolo Carini Aveva 74 anni ed è scomparso in conseguenza di un male incurabile. È stato seguito sino all'ultimo dalla sua compagna Antonella Buzzanca, che lo veglia ancora oggi nella sala del commiato scelta a Vigevano, con un afflusso incessante di visitatori. «Aveva deciso di donare le cornee - spiega commossa Antonella – ed ha avuto anche la fortuna, in ospedale a Mede, che tutto potesse avvenire come aveva scelto. Così qualcosa di lui potrà sopravvivere». Ma non ci sono solo le cornee, la sua eredità vera è quell'agenda con più di cinquecento artisti annotati che Carini-Whisky conosceva personalmente, e che oggi è nelle mani di Antonella.

«Noi abbiamo sempre vissuto come marito e moglie – dice quest'ultima - anche quando avevamo deciso di spostarci a Biella per lavoro. Oggi quella rubrica è in mio possesso, molti personaggi li ho conosciuti anch'io personalmente. Chi ci è stato più vicino negli ultimi anni dal punto di vista artistico è il sindaco di Olevano, Luca Mondin. Se ha bisogno, quei nomi sono a sua disposizione».

Whisky ha sempre vissuto all'ombra della musica, fin da quando era bambino e la passione è nata a Milano, dopo aver lavorato da giovanissimo alla Davoli (strumenti musicali) e aver partecipato, come tecnico, a diversi concerti importanti, come a quello dei Beatles a Genova. Poi una vita da impresario, negli anni Settanta e Ottanta, con un'agenzia che aveva chiamato “Segreteria Artistica International Music” con sedi a Novara, Vercelli e infine Mortara. Nel tempo ha venduto artisti di grande calibro, solo per citarne alcuni Venditti, Baglioni, Patty Pravo, Donna Summer, Miguel Bosè. Ma anche Ramazzotti alle Rotonde di Garlasco e Ray Charles al Covo di Santa Margherita.

Negli ultimi anni questa sua attività era finita in secondo piano e Whisky usciva allo scoperto solo su richiesta. Di fatto, da pensionato, il suo impegno lavorativo era quello di accompagnare la moglie nel suo giro quotidiano a consegnare i pasti ai cittadini mortaresi che utilizzavano il servizio concesso dai servizi sociali del Comune. Ma la passione è sempre rimasta viva e in occasione del Festival di Sanremo, se poteva e se era invitato, non si perdeva qualche rimpatriata.

Il soprannome Whisky, per cui era conosciuto ancor più che per il suo vero nome, era derivato dal fatto che da giovane, quando era al bar, più che altro per atteggiarsi e non per bere, ordinava “un whisky” mentre altri si dovevano accontentare di un caffè. Quel nome è diventato unico e identificativo del personaggio ed è finito anche oggi sui manifesti e sulle epigrafi di chi lo ricorda per l'ultimo viaggio.

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