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problema da affrontare
04 Dicembre 2022 - 14:18
La vicenda del commissariamento del Comune lomellino di Ceretto, in dissesto per l’impossibilità di sostenere finanziariamente le spese in comunità dei minori allontanati dai genitori, ad agosto aveva fatto il giro di mezza Italia. Ma, come poi spesso succede finito il clamore del singolo caso, la vicenda è caduta pressoché nel dimenticatoio, salvo gli appelli che continuano ad arrivare dai territori. La questione è stata portata sui tavoli della Provincia e della Regione, ma finora non si è riusciti a modificare la legge nazionale.
Si è quindi pensato di portare nei consigli comunali convocati in questi giorni (a Garlasco, ad esempio, è stata votata lunedì) una mozione proposta da Mede, scritta in accordo con gli altri sindaci del territorio, che contiene la proposta di costituire un gruppo di lavoro – formato dalla provincia di Pavia, l’Ambito distrettuale Lomellina, i comuni di Vigevano, Mortara, Gambolò, Garlasco, Mede, Breme e Ceretto Lomellina – finalizzato a «individuare le forme migliori e più concrete per sollecitare la fattiva collaborazione di Provincia, Regione e Stato e consentire ai Comuni di essere sollevati dalle incombenze economiche cui attualmente sono sottoposti, considerata anche l’imprevedibilità delle situazioni che quotidianamente si presentano, obbligando i Comuni ad assumere impegni finanziari che, spesso, non sono in grado di sopportare nelle pieghe di bilanci già pesantemente compromessi, come noto, da spese correnti esplose principalmente per i rincari energetici» si legge nel documento.
Lo scorso 8 agosto i primi cittadini della Lomellina si erano dati appuntamenti nel Municipio di Ceretto, 200 abitanti, per iniziare a far fronte comune in merito a un problema che da anni viene segnalato, in particolare dagli amministratori degli enti locali più piccoli. Nel 2020 l’ex sindaco di Breme Francesco Berzero aveva coinvolto circa 150 amministratori delle province di Pavia e di Alessandria, Anci, oltre a diversi parlamentari e aveva proposto che i costi delle rette venissero addebitate al Ministero competente, con una copertura quindi del 100% delle spese. Sulla necessità di un intervento legislativo concorda anche l’ex onorevole Marco Maggioni, primo firmatario di una proposta di legge sulla compartecipazione dello Stato alle spese sostenute dai Comuni per le rette. Ora i sindaci lomellini tornano a chiedere che «venga finalmente affrontato il problema e individuata la soluzione che consenta ai Comuni di non dover distogliere parte delle già esigue risorse per questi bisogni, sottraendole di fatto ad altre necessità programmate a favore delle proprie comunità».
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